Ancora caos intorno al cimitero di Pompei, ieri sono tornati in libertà i quattro indagati più noti: l’ex sindaco D’Alessio, i due consiglieri comunali ed il numero uno della Mirca. Ma nel dispositivo ci sono anche altre misure chieste per i dipendenti pubblici.
Il quotidiano “Roma”, infatti, parla di tre richieste di interdizione dai pubblici uffici per un dipendente del Comune di Pompei e due ispettori dell’Asl Napoli 3. Nell’articolo viene fatto il nome dell’ingegnere Andrea Nunziata che «non avrebbe ottemperato alla chiusura dell’ufficio comunale al cimitero di Pompei, nonostante fosse subentrata la Mirca nella gestione dei servizi cimiteriali».
Gli ispettori Asl citati dal quotidiano sono invece Francesco Pappalardo e Carlo Sorrentino «che non avrebbero valutato “non idonee” le esumazioni effettuate nell’agosto del 2013, nonostante non ci fosse esplicita necessità che avvenissero».