Sputano rabbia gli abitanti del rione Fornillo in merito alle polemiche seguite all’incontro con il sindaco, Leo Annunziata. In tal senso il comitato civico “La Voce del Fornillo” precisa: «La decisione di incontrare il sindaco Annunziata è stata presa su nostra iniziativa solo per informare e aggiornare i cittadini che soffrono quotidianamente i problemi del quartiere, nella speranza di ricevere risposte da chi ha il dovere istituzionale di affrontare i problemi dei cittadini e ascoltarne le istanze».
«Padre Antonio Guarino a seguito della richiesta del Comitato ha messo a disposizione della comunità i locali della cappella per qualsiasi iniziativa meritevole. E la sala inferiore è il posto in cui si tengono le riunioni pubbliche del comitato (attenzione: Non è la sede del comitato). Lungi da noi – continuano – andare a capire la legittimità di questa possibilità che ci viene offerta. Ma è un’ottima opportunità che fa l’interesse di tutto il rione. La Chiesa stessa e la sala inferiore sono infatti l’unico luogo fisico d’incontro che il Fornillo può permettersi. Poi, come detto da padre Antonio, in occasione della riunione: la Chiesa interviene nella politica quando ce n’è bisogno, e in questo caso la Chiesa ha messo a disposizione i propri locali proprio per agevolare la riuscita dell’incontro, soddisfacendo un bisogno della collettività. Nulla più. Chi può dire che questo approccio non sia condivisibile? Chi può dire che la Chiesa e i preti non possano fare quanto loro possibile per aiutare i cittadini a risolvere i loro problemi? La Chiesa per quanto non offra sempre esempi corretti, è un’Istituzione che deve essere vicino alla gente. Il caro Papa ce lo insegna giorno per giorno».
«Perché non sarebbe lineare un incontro sindaco-cittadini all’interno di una chiesa? Cosa si toglierebbe o si aggiungerebbe, facendolo all’esterno? Il Signore ci guarderebbe comunque e i giornalisti potrebbero fare ugualmente il loro lavoro. I cittadini potrebbero fare parimenti le loro rimostranze e i politicanti avrebbero sempre qualcosa da ridire. Fa male leggere, mentre si discute se sia giusto o meno incontrare un sindaco in Chiesa, che il sindaco “senza qualcuno che risponda alle sue argomentazioni non c’è forse il rischio che il suo intervento diventi un’autocelebrazione?”. Come se i cittadini del Fornillo vivessero con l’anello al naso nella Foresta Amazzonica e non avessero la capacità di fare le proprie rimostranze al sindaco che quattro anni fa si prese degli impegni non ancora portati al termine. Come se il comitato non si fosse messo a fare le battaglie per tutto il paese, e non si fosse mai informato sull’operato dell’Amministrazione attuale, o non fosse capace di esprimere le critiche come ha sempre fatto».
«Ci sono stati incontri in cui l’obiettivo era creare dibattiti con le opposizioni, ai quali non abbiamo mai visto la partecipazione politica sperata. Questo invece, si ripete, era un appuntamento per avere risposte da chi ce le doveva dare: la maggioranza, non l’opposizione. Quale contributo avrebbe dato un’opposizione, che nella gran parte dei suoi elementi, non ha mai portato avanti il “problema Fornillo” nelle sue battaglie quotidiane? . conclude il comitato – Restiamo, come sempre pronti e disponibili a vedere e ascoltare chiunque ed in ogni luogo».