È stata l’area vesuviana a tirare la volata a Vincenzo De Luca. Particolarmente a Poggiomarino, dove lo “sceriffo” ha ricevuto percentuali bulgare: «Hanno votato persone in carne ed ossa – spiega Leo Annunziata, sindaco di Poggiomarino – e la vittoria di De Luca nasce soprattutto da un rapporto di amicizia con il sindaco di Salerno nato in tempi non sospetti. Intorno a De Luca è nato un movimento importante in tutta l’area vesuviana e su cui si può realmente ricompattare il partito per riconquistare la Regione Campania. Adesso – continua Annunziata – è necessario evitare ogni tipo di personalismo e di protagonismo, cambiando dal punto di vista generazionale anche la classe politica a cominciare proprio dalla compilazione delle liste per il consiglio regionale».

A Palma Campania, invece, è Alfonso Buonagura ad avere lavorato per l’ex primo cittadino salernitano: «Il risultato stracciante delle primarie ha una sola chiave di lettura, la partecipazione popolare. Fino allo spoglio, i sondaggi interni davano De Luca in ripresa, ma comunque soccombente contro Cozzolino. Ma i sondaggisti non avevano fatto i conti con circa 160mila elettori. È stata la vittoria della gente e la sconfitta delle logiche delle spartizioni partitiche, i conti fatti a tavolino, sono saltati, perché finalmente si è data la parola ai non addetti ai lavori. Ringrazio personalmente tutti quelli che ci hanno sostenuto, sui social, per strada, che ci hanno seguiti nei vari incontri».

Raggiante anche Angela Giugliano del comitato San Gennaro Vesuviano e già assessore del comune alle falde del vulcano: «Con il successo di De Luca ha vinto la “gente del fare”, la gente per bene contro il teatrino della politica».