Come annunciato Vincenzo De Luca, sale su un treno della Circumvesuviana, diretto a Pomigliano d’Arco, e accusa: «Le corse sono state ridotte da 530 a 260 e i dipendenti sono contrariati perché non vedono certezze. Chi ha governato negli ultimi cinque anni deve rispondere ai cittadini, visto che la condizione dei trasporti pubblici è disastrosa e addirittura peggiorata rispetto a cinque anni fa. Caldoro la smetta di parlare sempre del passato e spieghi quello che ha fatto».

E a chi gli si avvicina chiedendogli un buon motivo per votarlo, visto l’impedimento della legge Severino, lo  “sceriffo” ribatte: «Anche il sindaco di Napoli governa tranquillamente». De Luca, poi, di fronte alle lamentele degli utenti, illustra il suo programma per il settore: «Il trasporto su ferro resta centrale ma sarà integrato con quello su gomma che ci garantisce più flessibilità».

In mattinata, De Luca, nel corso della Telefonata di Maurizio Belpietro, aveva attacca sempre parlando della legge Severino: «Abbiamo assistito ad un dibattito che è un altro esempio di questo mix tutto italiano di moralismo idiota da quattro soldi da parte di gente radical-chic, di gente da salotto che non ha mai deciso niente nella propria vita. C’è una cosa scandalosa nella legge Severino sulla quale nessuno dei moralisti da quattro soldi ha incredibilmente detto una parola, e cioè che la Severino prevede una forma di legge ad personam».