Ricorre quest’anno il quarantesimo anniversario dello scoppio della Flobert, la fabbrica di armi giocattolo in cui persero la vita dodici persone, tra cui cinque cittadini di Sant’Anastasia. La ricorrenza è molto sentita dalla comunità anastasiana. Infatti, a distanza di anni dalla tragedia, si continua a commemorare i caduti sul lavoro, generalmente con una funzione religiosa e l’organizzazione di spettacoli e convegni. A tale scopo, l’Associazione Gio.Ve “Giovani Vesuviani” ha organizzato, con il Comune di Sant’Anastasia ed il Forum Giovani, un evento commemorativo nei giorni 10 e 11 aprile, giorno e mese della tragica vicenda del 1975.
La manifestazione prevede un convegno, domani 10 aprile alle 10, nella sala consiliare del comune, sui temi riguardanti la sicurezza sul lavoro, con la partecipazione delle scolaresche. L’iniziativa è promossa con lo scopo di informare ed educare i cittadini, a partire dai giovani, in merito ai rischi cui possono essere esposti i lavoratori sul posto di lavoro. Il giorno 11 aprile, invece, si articolerà in due momenti celebrativi: il primo è previsto alle 10.30, dove si ricorderanno le dodici vittime con la celebrazione della Santa Messa nel cimitero comunale nei pressi del Monumento che l’Amministrazione Comunale volle erigere a memoria dell’evento. Il secondo momento è in programma alle 20, con una rappresentazione teatrale dal titolo “Flobert: documenti, letture e testimonianze” presso il Teatro Rocco, a cura di Carmine Giordano, direttore della Scuola di Teatro “Accademia arti dello spettacolo”, con la partecipazione di Gennaro Piccirillo e Antonio Polito. «Quest’anno, come nei precedenti, nel quarantesimo anniversario, insieme al Comune di Sant’Anastasia, abbiamo voluto ricordare la tragedia della Flobert – spiega il presidente dell’associazione Gio.Ve, Vincenzo Rea – quel “viernarì 11 aprile” del 1975 dove dodici giovani persero la vita mentre si trovavano sul posto di lavoro. Una tragedia che all’epoca scosse la comunità anastasiana e tutta l’Italia e che non è stata mai dimenticata. Il nostro obiettivo, dopo l’istituzionalizzazione della giornata dell’11 aprile come giornata della memoria per le vittime della Flobert, rimane quello di rivolgerci ai giovani anastasiani e non, partendo dal racconto di una crudele pagina della storia del nostro Paese per arrivare a toccare i temi della sicurezza sui luoghi di lavoro. Un tema che oggi, in un periodo storico dove il lavoro spesso rimane utopia, viene sottovalutato e si cela dietro la scure del lavoro nero e sommerso. Una battaglia che è ancora dura e difficile, ma che noi dell’associazione Gio.Ve porteremo sempre avanti con volontà e decisione», conclude il presidente.
«È un dovere delle istituzioni sensibilizzare le giovani generazioni al rispetto delle norme – dichiara l’assessore Lucia Barra – ed in particolare all’osservanza delle regole di sicurezza nei luoghi di lavoro al fine di ridurre al minimo il numero delle morti bianche. Ci auguriamo che il sacrificio di quelle giovani vittime che “pagarono con la vita il pane” possa in futuro non essere vano. Quest’anno – continua l’assessore Barra – abbiamo coinvolto nell’iniziativa anche il Forum Giovani, sia perché vittime della tragedia furono ragazzi di giovane età, sia per informare i ragazzi che si affacciano per la prima volta al mondo del lavoro all’importanza della prevenzione al fine di evitare eventuali incidenti». «Sono trascorsi quarant’anni dallo scoppio della Flobert – spiega il sindaco Lello Abete – ma il ricordo della tragedia, che sconvolse tutta la comunità, è ancora vivo nella mente degli anastasiani. Anche quest’anno vogliamo ricordare le giovani vittime della triste vicenda attraverso l’iniziativa dell’associazione Gio.Ve, affinché il tema della sicurezza sul lavoro e delle morti bianche possa essere oggetto di sensibilizzazione a partire dai giovani».