Gli inquirenti cercano risposte da Donato Prisco, fratello minore della vittima Pasquale, il 28enne deceduto il seguito alla sparatoria avvenuta otto giorni fa sulla Statale 268 dei Paesi Vesuviano dopo la rapina al supermercato Etè compiuta dai due carabinieri-killer. Insomma, le indagini non sono affatto chiuse e ora che il 24enne di Ottaviano si è ripreso dalle ferite – non è più infatti in pericolo di vita – gli investigatori hanno deciso di riascoltarlo.
Da Donato, dunque, chi indaga vuole sapere esattamente quante erano le persone partite per punire Claudio Vitale e Jacomo Nicchetto, chi di questi fosse armato ed ha quindi esploso i colpi d’arma da fuoco che hanno ferito il carabiniere 33enne veneto, e anche il motivo per cui si sia deciso di innescare la spedizione punitiva che ha avuto come unico effetto la morte del povero Pasquale.
Secondo gli 007 Donato Prisco potrebbe avere avuto un ruolo piuttosto centrale e comunque dovrebbe essere a conoscenza dei fatti, visto che è l’unico titolare dell’attività commerciale presente al conflitto a fuoco e poi rimasto in vita nonostante una pallottola conficcata nell’addome.