Si era recato con tanto di attrezzatura da pesca nel parco pubblico “Papa Giovanni Paolo II” con l’intenzione di catturare all’amo una o più tartarughe che vivono pacificamente nel laghetto della villa comunale insieme a carpe, uccelli acquatici e altri esemplari di fauna che hanno fatto di quel luogo un piccolo ecosistema.
L’incauto cittadino di Pomigliano d’Arco con mire da bracconiere è stato però sorpreso dal capitano Umberto Caiazzo e dai vigili Alfredo Sposito e Marco Urbano, intento a pescare. Interrogato dagli agenti di polizia locale, ha dichiarato che la sua intenzione era di prendere le tartarughe.
Regolarmente multato e denunciato alle autorità giudiziarie, non è però il primo a prendere di mira la fauna del laghetto: nel 2012 la polizia municipale, messa in allerta da una tartaruga trovata infilzata da un amo (poi curata in uno studio veterinario cittadino), trovò una dozzina di trappole destinate a catturare le tartarughe per poi rivenderle al mercato nero.