La diffida è arrivata, dritta sulla scrivania del numero uno di Arcadis, Pasquale Marrazzo, e su quella del sindaco di San Giuseppe Vesuviano, Vincenzo Catapano. Ad inviarla il primo cittadino di Poggiomarino, Leo Annunziata, tornato a fare la voce grossa sulla questione allagamenti ed opere fognarie che in città procedono a rilento e che non consentono grossi progressi dal punto di vista della difficile condizione idrogeologica che continua a travolgere la cittadina vesuviana.

Gli ultimi acquazzoni, è il caso di dire, hanno rappresentato la goccia che ha fatto traboccare il vaso e che hanno fatto tornare forte la rabbia tra la popolazione ed anche in piazza De Marinis. Strade diventate nuovamente corsi d’acqua e piscine, e particolarmente tutte quelle che finiscono per essere invase dalle acque piovane che giungono da San Giuseppe Vesuviano e particolarmente dalla vasca di Pianillo. Il sindaco Annunziata è così andato in Comune e dopo essersi consultato con gli assessori ai Lavori Pubblici, Alfonso Troiano, ed all’Ambiente, Gerardo Aliberti, ha ufficialmente diffidato l’Ente sangiuseppese ma anche l’Agenzia Regionale per la Difesa del Suolo, che aveva garantito lavori più celeri al fine di migliorare la condizione di Poggiomarino.

Del resto non è la prima volta che Annunziata deve ricorrere alle maniere forti: era accaduto tre anni fa, quando nel mirino della fascia tricolore finì anche Terzigno. E adesso è almeno un anno che in città non si verificano “esplosioni” della vasca di Fornillo, quella dove confluiscono appunto le piogge terzignesi. E una delle ragioni della rabbia di Poggiomarino è quanto accaduto ad agosto: un temporale estivo portò pioggia a San Giuseppe, ma nulla nella “terra delle nocciole”: tuttavia strade come via XXIV Maggio, via Turati e via Iervolino finirono per essere invase dall’acqua.