Ancora difficoltà importanti per la realizzazione dell’impianto fognario a Poggiomarino, il problema più grande che causa allagamenti e che getta spesso in strada i veleni che già si trovano nelle vasche di Pianillo e Fornillo. Le opere che Arcadis sta cercando di completare, infatti, sembrano portare ad ogni passo difficoltà diverse. Insomma, nel sottosuolo di Poggiomarino esiste un vero e proprio labirinto, un enigma che sta facendo sudare le classiche sette camicie a tecnici ed operai dell’Agenzia Regionale per la Difesa del Suolo.

Insomma, l’eredità lasciata dal vecchio commissariato di bonifica del Fiume Sarno, e la lunga latitanza della stessa Arcadis non hanno certamente aiutato la soluzione dei problemi. Adesso, infatti, l’Agenzia ha emanato un bando per cercare un’azienda esterna di tecnici che possa in qualche modo sostenere l’operato della controllata della Regione, soprattutto su punti che sembrano “morti” e dove è difficile riuscire a continuare con l’unione dei “pezzi di strada” sotto cui non è stato neppure realizzato un solo metro di condutture sotterranee. Insomma, detto in soldoni, al vecchio impianto già realizzato dalla struttura retta al tempo dal generale Jucci, mancano delle parti di raccordo che a quanto pare sono così tante che la stessa Arcadis non riesce ad individuarle tutte.

Dunque, il lavoro dell’Agenzia regionale per la Difesa del Suolo rischia quindi di essere incompleto oltre che davvero molto complicato: come una matassa di ferro ed acciaio da sbrogliare. In sostanza si cerca un’impresa specializzata per il rilievo plano-altimetrico della rete fognaria realizzata nel comune di Poggiomarino. Ad emanare la gara pubblica è la stessa Arcadis, quale amministrazione competente al coordinamento delle attività necessarie al completamento degli interventi da eseguirsi nel contesto di criticità di natura socio-economico-ambientale che si sono determinate nel bacino idrografico del fiume Sarno.

L’importo che sarà sborsato per il rilievo rasenta la cifra di 15mila euro ma dovrebbe finalmente mettere in chiaro diverse cose, soprattutto i punti su cui intervenire per completare il sistema fognario cittadino che dovrà poi confluire verso il depuratore di Angri, come del resto molte località della fascia tra il Vesuviano e l’Agro-Sarnese. Senza questo intervento, infatti, Poggiomarino è in pericolo di non riuscire a vedere mai la luce, intesa come allagamenti che potrebbero in eterno continuare ad avvolgere la città ad ogni pioggia. Insomma, per questo inverno non ci sarà niente da fare, la speranza è per quello successivo, magari contemporaneamente alla bonifica delle vasche ai limiti della località vesuviana che possano raccogliere le acque reflue da San Giuseppe Vesuviano e Terzigno.