Sono tutti residenti in Campania, per la maggior parte nel Napoletano, i componenti della banda, 31 persone, specializzata in rapine ai tir e sgominata dai carabinieri della compagnia di Marcianise e accusati di associazione a delinquere finalizzata alle rapine in danno di autotrasportatori aggravate dal sequestro di persona, porto abusivo di armi da fuoco e ricettazione.

L’attività di indagine, coordinata dalla procura di Napoli Nord, è iniziata nel novembre del 2014 permettendo di accertare una ventina di episodi. Il modus operandi dalla banda era sempre lo stesso: con tecniche paramilitari bloccavano gli autotrasportatori mentre erano fermi sulle varie autostrade a riposare, oppure organizzavano dei veri e propri agguati tagliandogli la strada. A quel punto, armati di pistole, sequestravano gli autisti rilasciandoli solo dopo che il tir era arrivato a destinazione ed era stata scaricata tutta la merce in modo da ritardare la denuncia e le ricerche da parte delle forze dell’ordine.

Gli autisti venivano rilasciati per la maggior parte nelle zone del Vesuviano. Come era successo lo scorso 28 aprile, quando i carabinieri della compagnia di Marcianise arrestarono due uomini della banda a Mercato San Severino mentre erano alla guida di un tir della Sda Express Courier Spa, contenente migliaia di plichi postali e rubato poco prima. Nella zona vesuviana colpi erano stati compiuti anche a Palma Campania e Poggiomarino.

Anche in quell’occasione, avevano usato un jammer (strumento per inibire le radiofrequenze e segnali gps) e sequestrato il conducente. Le indagini hanno accertato che il sodalizio criminale dopo aver rubato i tir che contenevano vari prodotti come i farmaci, capi di abbigliamento, prodotti alimentari ed elettrodomestici, riuscivano a canalizzarli nel sistema del mercato parallelo, provocando, di conseguenza, gravi ripercussioni sul piano economico. La merce recuperata nell’operazione, tra farmaci antitumorali e plichi postali, si aggira intorno ad un valore di oltre 2.500.000 di euro.