«In questi anni il nostro impegno con i profughi e gli immigrati ci ha visti convinti e combattivi per affermare la dignità, il rispetto, i diritti, l’accoglienza. Abbiamo denunciato la solidarietà affaristica e affermato un principio di solidarietà umana, difendendo i profughi di Terzigno scacciati dal programma di accoglienza e poi reintegrati, quelli di San Giuseppe Vesuviano lasciati senz’acqua. Così come i minori di Casoria», a parlare è Gianluca Petruzzo dell’associazione 3 febbraio, che ha preso parte all’iniziativa No Trident che si è tenuta a Napoli contro le esercitazioni militati che la Nato vuole portare a compimento nel golfo partenopeo.
Ed anche il Comune di Napoli ha aderito all’iniziativa: «Napoli ha una vocazione millenaria di accoglienza e dialogo tra diverse culture – dichiara il sindaco Luigi de Magistris – ripudia quindi la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. Con questo spirito l’amministrazione ha approvato una delibera che vieta il transito di armamenti nucleari nel proprio porto e chiede, alle autorità tutte, di non considerare il proprio mare, il proprio suolo e la propria aria come spazio di agibilità ad azioni ispirate alla guerra ma a iniziative di pace».