Basta furti notturni, ma anche diurni, e qualsiasi altra forma di illegalità nel centro comunale polivalente di via XXV Aprile a Poggiomarino. All’interno ed all’esterno della struttura dell’Ente arrivano infatti le telecamere, un sistema di videosorveglianza che già nei prossimi giorni garantirà maggiore sicurezza a cittadini e dipendenti, e che sosterrà i carabinieri della locale stazione nelle indagini riguardanti proprio i reati commessi nella cerchia degli occhi elettronici a circuito chiuso.

Una decisione che la Giunta poggiomarinese aveva già annunciato lo scorso anno, l’indomani di un grave furto avvenuto di notte all’interno dell’ufficio anagrafe cittadino, quando furono portate via centinaia di carte d’identità immacolate certamente rubate su commissione. Si tratta di documenti che quasi sicuramente sono finiti nelle mani sbagliate, rinforzando in tal senso il “settore” del falso gestito dalla criminalità organizzata e anche al fine di alimentare la clandestinità degli extracomunitari sul territorio italiano. In tal senso, alcune indagini avrebbero individuato una parte delle carte d’identità rubate a Poggiomarino in provincia di Milano, dove sarebbero state appunto vendute a cittadini cinesi e centrafricani, ma si tratta di un “faldone” giudiziario tuttora aperto e che non ha avuto nessuna conclusione positiva fino ad oggi.

Dunque, per evitare problemi simili, ma anche altri, il Comune di Poggiomarino ha deciso di dotare delle telecamere di videosorveglianza il centro civico polivalente, dove all’interno sono custoditi tanti altri documenti sensibili, oltre agli incartamenti della polizia municipale. I vigili urbani, con il proprio comando, occupano infatti il piano inferiore della struttura in via XXV Aprile. Insomma, un’altra irruzione potrebbe portare – se necessario a qualcuno – anche a furti di verbali ed altre carte delicate custodite dal Corpo di polizia locale.

L’installazione degli occhi elettronici è stato commissionata ad una ditta di Scafati, che preparerà il sistema, monterà le telecamere e caricherà il software per la cifra di 2.100 euro più Iva. Un costo irrisorio, considerando il valore e la delicatezza di quanto resta di notte, e senza alcuna sorveglianza, all’interno dello stabile comunale. In effetti fu lo stesso sindaco Leo Annunziata ad ammettere che l’area non era controllata in maniera adatta e che bisognava fare di più per migliorare la protezione. Il provvedimento degli occhi elettronici va proprio in questo senso.