Era già nell’aria e non si aspettava altro che la sentenza del Consiglio di Stato a cui l’impresa si era rivolta contro il provvedimento di interdittiva antimafia ricevuto nei mesi scorsi. Il giudizio è arrivato ed è stato comunicato dalla prefettura di Caserta a tutti gli enti che si servivano della ditta Alba Paciello per la raccolta dei rifiuti. Così il Comune di Palma Campania non ha potuto fare altro che revocare l’appalto all’azienda che effettuava in città il servizio di rimozione degli scarti.
L’ufficialità è giunta con una determina dell’Ufficio Tecnico che si è attenuto alle disposizioni della prefettura di Terra di Lavoro. La commessa era stata affidata nel 2010, quando l’impresa aveva tutti i certificati in regola, e doveva chiudersi nel 2017, tra più o meno un anno e mezzo. Il divorzio è arrivato inevitabilmente prima, anche se gli uomini della Alba Paciello continueranno a lavorare a Palma Campania sino al 4 gennaio al fine di garantire la salubrità igienico-sanitaria sul territorio.
Da quel giorno, ed in attesa di un nuovo bando per affidare i servizi ecologici, le mansioni saranno svolte dalla locale cooperativa sociale “Multy Services srl”, poiché già effettua il servizio di spazzamento in città e che per lo stesso canone mensile dell’impresa di Casapulla garantirà le medesime prestazioni. In tal senso la “coop” è stata già contattata ed ha dato il suo parere positivo all’Ufficio tecnico comunale palmese.
Tra l’altro, proprio di recente, la stessa Alba Paciello aveva ricevuto l’appalto per la raccolta dei rifiuti nel limitrofo piccolo Comune di Carbonara di Nola: nascerà, dunque ed inevitabilmente, un nuovo contenzioso relativo al documento di interdittiva antimafia confermato dal Consiglio di Stato ai danni dell’impresa casertana.