Non sono sufficienti le sole telecamere per ridurre drasticamente il fenomeno degli sversamenti incontrollati di rifiuti nelle aree più sensibili di San Giuseppe Vesuviano. Così il sindaco Vincenzo Catapano va oltre, e con la Giunta dispone un vasto piano per migliorare ed aumentare l’illuminazione pubblica nella località ai piedi del vulcano: un modo per scoraggiare ulteriormente chi continua, malgrado gli “occhi elettronici” a depositare immondizia di ogni tipologia.

Gli uffici dell’ente con sede in piazza Elena d’Aosta, infatti, hanno ravvisato «la necessità e l’urgenza di provvedere ai lavori di illuminazione, trattandosi di una problematica di carattere igienico-sanitario che investe tutta la cittadinanza». Dunque, oltre alle telecamere anche le luci, sperando che videoripresi e ben visibili alle luci, “gli avvelenatori” possano essere persuasi dal non abbandonare gli scarti tessili e nocivi sul territorio cittadino,

Il progetto della pubblica illuminazione riguarda i 31 punti in cui sono stati installati i sistemi di videosorveglianza, che oltre alla “piaga ambientale” sostengono anche la sicurezza in città. Nel periodo precedente al Natale un rapinatore venne arrestato proprio perché identificato attraverso uno degli “occhi elettronici” voluto dal primo cittadino sangiuseppese. L’Ente ha stanziato la somma di 31mila euro più Iva, insomma più o meno mille euro per ogni postazione da illuminare.

Ecco, per rinfrescare la memoria, l’elenco delle strade monitorate da Comune e forze dell’ordine: via Rione Belvedere, due in via Pianillo, due in via Diaz, via Ceci, via Gozzano, via San Leonardo, via Ceschelli, via Marciotti, via Europa, via Mattiulli, via Battisti, due in via Zabatta, via De Amicisi, via Croce Rossa, via Martiri di Nassiriya, due in via Muro dei Boschi, via Roma, piazza Elena D’Aosta, Rione Ammendola, piazza Garibaldi, via XX Settembre, via Telesi, via Prolifica Paliata, via Provinciale Passanti, via Vecchia Casilli, via Muscettoli e via Nappi.