Sarà sottoposta a una perizia psichiatrica d’ufficio, l’insegnante precaria di 38 anni di Nola che, la mattina del 26 maggio dello scorso anno, aveva fatto irruzione nell’ufficio di un sostituto procuratore in Procura a Lodi con un coltello da cucina nascosto nella borsetta e aveva aggredito prima una cancelliera e poi il magistrato stesso.
A Brescia si è aperta l’udienza preliminare a carico di Maria Rosa Capasso, imputata di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate: le due giuriste avevano riportato 7 giorni di prognosi, ma non si sono costituite parte civile. Il pm bresciano Ambrogio Cassiani non aveva disposto valutazioni psichiatriche durante le indagini, mentre lo hanno chiesto i difensori, richiedendo quindi ora al gup il rito abbreviato condizionato alla perizia, che è stato concesso dal gup Carlo Bianchetti.
La donna è affidata a una comunità per il disagio psichico ligure dopo aver ottenuto gli arresti domiciliari pochi giorni dopo il grave episodio. Il movente dell’aggressione sarebbero stati i tempi a suo dire lunghi per la trattazione di un esposto da lei presentato appena poco più di un mese prima, in cui lamentava di essere stata ingiustamente licenziata da una scuola di Codogno in provincia Lodi.