Tagli ai servizi ferroviari, diminuzione di 130mila viaggiatori e aumento dei biglietti di oltre il 23 per cento. Oltre a treni troppo vecchi: il 78 per cento ha oltre venti anni di “anzianità”. Legambiente disegna così, nel rapporto Pendolaria 2015, la situazione dei trasporti ferroviari. A destare le maggiori preoccupazione è la Circumvesuviana, che deve soddisfare quotidianamente un’utenza di 120mila viaggiatori con un parco mezzi calato del 30 per cento.
«I risultati dei tagli stanno provocando una serie di disagi clamorosi per i cittadini dell’hinterland napoletano – si legge nel rapporto – I disagi riguardano anche le stazioni, che vedono la chiusure di 22 biglietterie, e l’affollamento sempre più insostenibile delle banchine di attesa. Gli elettrotreni in dotazione sono 142 di cui: 83 costruiti negli anni ’70, 35 costruiti all’inizio degli anni ’90 e 24 costruiti nel 2008/09. Dei 142 treni, ne circolano giornalmente 40-43, mentre ne servirebbero almeno 92 per garantire un servizio efficiente. Gli ultimi due anni hanno visto la ex-Circumvesuviana al centro delle cronache locali a causa di gravi incidenti, come il deragliamento di un treno che viaggiava ad una velocità troppo elevata in curva, oppure travolgimenti di automobili ai passaggi a livello. Nel corso dell’ultima estate purtroppo si sono aggiunte altre soppressioni, con addirittura 26 corse cancellate, otto delle quali riguardanti la linea Napoli-Nola-Baiano».