«Un mese e mezzo fa – racconta il quotidiano Roma – era riuscito a sottrarsi all’arresto, sfuggendo in maniera folle ad un posto di blocco della polizia. Tra manovre spericolate, corse sui marciapiedi, diversi negozi leggermente danneggiati, la corsa della vettura terminò di sabato mattina contro alcune auto. Non contento fece un’ultima manovra spericolata, in retromarcia. In quella occasione, a bordo della sua auto, tamponò la volante della polizia, ferendo tre agenti che riuscirono ad arrestare solo il suo sventurato compagno di viaggio, il 28enne Fabio Raiola, di Boscotrecase, spazzino proprio nella cittadina all’ombra del Vesuvio». Fu questa l’ultima fuga di Pietro Paolo Carbone, catturato ieri dalla polizia di Torre Annunziata.
Il 32enne era ricercato dopo la condanna dal luglio dello scorso anno, colpito da un provvedimento restrittivo emesso dalla Corte di Appello di Palermo per violazione della legge sugli stupefacenti. L’uomo deve scontare cinque anni e mezzo di reclusione. Il 32enne, che aveva trovato rifugio presso l’abitazione di parenti nel Rione dei Poverelli, è stato rintracciato dalla polizia al termine di un’attività di osservazione e appostamento. Dopo le formalità di rito, Carbone è stato accompagnato in carcere.