Anno nuovo ma problemi vecchi. Nello specifico ad accendere il dibattito politico a Poggiomarino sono le dichiarazioni fatte da Giuseppe Orefice di “Idee in Movimento”, che si lamenta dello stato di abbandono della villetta “Nicola Nappo” e di via Nuova San Marzano, ed in tal senso dichiara: «La situazione di via Nuova San Marzano ormai sta degenerando, resto allibito dal comportamento della maggioranza. La mia domanda è una e la rivolgo all’Amministrazione comunale, che prima di pensare ad altre opere, avrebbe invece potuto soffermarsi sullo stato di viabilità di questa arteria, dove si è letteralmente costretti a fare lo slalom tra le varie autovetture ferme».
«Ma il mio più grande pensiero è sul rischio sanitario della villetta Nicola Nappo – continua – una situazione creatasi a seguito della più totale mancanza di manutenzione. Ormai la piazza è abbandonata e tra poco pure la villetta che poteva diventare un’attrattiva per la nostra cittadinanza farà la fine della piazza». «Inutile – insiste Orefice – parlare del problema della sosta selvaggia che è figlia dell’insufficienza degli stalli di via Iervolino. Sarebbe un errore grossolano riportare la strada di nuovo con due sensi di circolazione opposti, non avrebbe logica, fallirebbe il progetto di trasformare via Iervolino in un corso, ma queste misure non faranno altro che far chiudere altri poveri commercianti. Per eliminare la piaga del caos automobilistico, più che con le telecamere bisogna mandare gli uomini sul campo, unità che al giorno d’oggi non ci sono. Basta vedere la richiesta del comando dei vigili che richiede altre quattro agenti».
Anche l’associazione Poggiomarino Libera sottolinea attraverso la pagina Facebook «l’incuria e lo stato di totale abbandono in cui versano le fontane di via Nuova San Marzano». In più sempre su questo tema afferma che «ormai sono due anni che le vasche sono nella più totale incuria e abbandono. Quello che poteva essere un gioiello per Poggiomarino ora non è altro che il ricettacolo di rifiuti e sporcizia, quindi hanno ragione i cittadini a chiedersi quando verranno riattivate le vasche».