Svolta nell’inchiesta sul duplice omicidio dei due fidanzati di Pordenone. In serata è stato arrestato Giosuè Ruotolo, 26 anni di Somma Vesuviana, unico indagato per la morte di Trifone Ragone e della sua compagna, Teresa Costanza. Ruotolo fino a oggi viveva all’interno della nuova caserma di Pordenone in cui era stato trasferito da qualche settimana.
Nessun contatto con l’esterno, solo lunghe telefonate con la fidanzata Rosaria Patrone, indagata con l’accusa di favoreggiamento o, in alternativa, istigazione del delitto. Anche la fidanzata di Giosuè Ruotolo, Rosaria Patrone, è stata arrestata. Lo conferma il suo avvocato, Costantino Catapano, il quale ha precisato che la ragazza è agli arresti domiciliari. Il provvedimento è stato eseguito a Somma Vesuviana (Napoli) da parte dei carabinieri del Comando provinciale di Pordenone e del Ros con i colleghi di Napoli
L’elemento chiave su cui gli investigatori avrebbero puntato riguarda i dissapori che intercorrevano tra Trifone e Giosué, culminati, alcuni mesi prima del delitto, in un’accesa discussione in cui i due sarebbero perfino venuti alle mani. Circostanza questa peraltro smentita dall’interessato e dal suo avvocato difensore Roberto Rigoni Stern che ha sempre assicurato che i rapporti tra Ruotolo e Ragone erano corretti e normali.
Maria Rosaria Patrone è accusata di favoreggiamento per aver aiutato Giosué Ruotolo nell’eludere le investigazioni. È scritto nell’ordinanza di custodia emessa dal Gip Alberto Rossi del tribunale di Pordenone.