È giro di vite contro l’abusivismo edilizio a Somma Vesuviana: sono tre le opere che negli ultimi giorni sono finite nel mirino delle forze dell’ordine e della magistratura, ed in un caso le ruspe stanno già “marciando” verso un’abitazione realizzata senza alcun permesso di costruire. È il caso del civico uno di via Ammendolara, dove le sentenze passate in giudicato hanno portato il Comune ad emettere l’avviso di sgombero ed a bandire la gara per l’abbattimento. Si tratta di una vicenda che porterà certamente a proteste, poiché il bene è di prima necessità di una famiglia anche se fabbricato nel territorio ricadente in pieno Parco Nazionale del Vesuvio.

Situazione un po’ diversa per via Cupa di Nola, dove i responsabili del settore municipale hanno disposto la rimozione delle opere abusive ed il ripristino dello stato dei luoghi. Si tratta di un “grande abuso” ed in particolare della realizzazione senza permesso di un piano interrato di mq. 629,00 x h mt 3,00 circa attualmente adibito a deposito; piano terra mq. 629,00 x h mt 3,00 circa; piano mansarda con tetto a falde inclinate di mq 180,00 con altezza variabile min 2,30 max 3,00 con terrazzo a livello di circa mq 150,00 con parapetto mt 0,80; recinzione del lotto con muro in cemento di altezza media mt 1,20 sormontato da ringhiera in ferro di altezza circa mt 1,30; formazione rampa in cemento armato che dal piano campagna accede all’interrato di larghezza mt 8,00 per una lunghezza di circa 80,00 ml con muri di contenimento in cemento armato di altezza media circa mt 5,00.

L’ultimo caso riguarda invece una strada pubblica che però è stata utilizzata da un privato per costruire una pavimentazione parziale in modo da facilitare l’ingresso presso la sua residenza. La polizia municipale ha verbalizzato che si tratta di un conglomerato bituminoso per circa 25 metri quadrati.