Furto di corrente elettrica e di acqua potabile perpetrato da tre uomini a Poggiomarino, che alimentavano la propria abitazione attraverso un filo collegato direttamente ad una cabina della Gori. Insomma, tutto quanto consumavano veniva poi addebitato sulla bolletta elettrica del gestore idrico dell’area vesuviana: una vera e propria truffa, peggiorata quando le forze dell’ordine si sono rese conto che c’era persino un tubo per portare acqua corrente all’interno dell’appartamento.

A scoprire l’allaccio abusivo sono stati i carabinieri della locale stazione agli ordini del maresciallo Andrea Manzo, che durante un giro di ispezione hanno appunto notato uno strano cavo fuoriuscire dal contatore in dotazione all’azienda e posto in via Giuliano. I militari dell’Arma si sono messi al lavoro, e dopo un primo sommario controllo per individuare da dove provenisse il filo elettrico, hanno avvisato sia i tecnici dell’Enel che della stessa Gori. Dopo qualche minuto tutti insieme si sono presentati nella casa da cui era stata innescata la razzia di energia, situata nel cuore della strada che taglia in due Poggiomarino.

All’interno dell’abitazione, in qualità di residente affittuari, c’erano tre uomini di origine marocchina, che non hanno saputo dare spiegazioni in merito all’esistenza del cavo che alimentava ogni cosa nell’appartamento. Insomma, in sostanza hanno praticamente ammesso il furto tra l’altro piuttosto evidente. Ma c’è dell’altro, perché il personale della Gori si è poi reso conto anche del tubo montato per ottenere l’acqua. I tre uomini riuscivano così, senza avere alcun contratto e senza alcuna spesa economica, ad avere l’energia elettrica in casa e persino l’acqua corrente, anche se da una sola “fonte”.

I carabinieri di Poggiomarino hanno così proceduto a portare in caserma i tre uomini: si tratta di A. B., 38 anni; A. K., 22enne; e di A. B., 41 anni, tutti marocchini muniti del regolare permesso di soggiorno in Italia. I tre non hanno nemmeno provato a giustificarsi, ammettendo le proprie responsabilità e adducendo difficili condizioni economiche al fine di spiegare le ragioni del doppio furto ai danni dei due gestori. I militari dell’Arma hanno provveduto a denunciare in stato di libertà i tre cittadini extracomunitari, che saranno dunque giudicati da persone libere per i reati che gli vengono contestati dagli uomini in divisa.

Il personale di Enel e Gori, intanto, ha rotto gli allacci abusivi riportando tutto allo stato d’origine, mentre è ancora in corso una stima del danno relativo alla razzia. Si procederà adesso con una scansione dei consumi per capire da quando – e quanto – siano andati alle stelle rispetto alla media di quelle determinate cabine elettriche ed idriche.