È morto Paolo Gasparini, scienziato di fama internazionale e una delle menti più brillanti della geofisica italiana. Nella sua lunga carriera, Gasparini ha ricoperto incarichi di responsabilità in campo nazionale e internazionale. Professore di Fisica Terrestre dal 1970 presso l’Università di Napoli Federico II, direttore dell’omonimo dipartimento, direttore dell’Osservatorio Vesuviano e presidente della International Association of Volcanology and Chemistry of the Earth Interior.

È stato anche direttore del Gruppo Nazionale per la Vulcanologia, Presidente di Amra (Analysis and Monitoring of Environmental Risks), ruoli a cui si affiancano incarichi di responsabilità in commissioni nazionali e internazionali e nella Commissione Europea, principalmente nei campi della sismologia, vulcanologia, pericolosità e rischio associati ai fenomeni naturali.

«Con lui se ne va una delle figure di maggiore riferimento nel campo delle Scienze della Terra e dell’analisi dei rischi naturali – fa sapere l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – una personalità scientifica di altissimo livello il cui pensiero ha ispirato e continua a ispirare generazioni di ricercatori. Con la scomparsa di Paolo Gasparini il mondo scientifico perde una grande figura di riferimento».