A poco più di sei mesi dall’inaugurazione nell’Area Pip di Striano con la quale si è dato il via all’attività produttiva dell’azienda G.M. Zincatura, si terrà sabato prossimo 17 dicembre in località Saudone un’altra importante cerimonia. Si tratta della posa della prima pietra e dell’inizio dei lavori per il nuovo stabilimento Idav Spa storica azienda alimentare strianese, appartenente alla famiglia Ambrosio, specializzata nella lavorazione e trasformazione di prodotti dolciari come confetture, creme, preparati e paste.
Alla cerimonia che inizierà a partire dalle 10.30 nell’area industriale, parteciperanno il sindaco di Striano, Aristide Rendina, l’assessore ai Lavori Pubblici, Santolo Sorvillo, il consigliere della città metropolitana, Vincenzo Carbone e il consigliere regionale Pd, Mario Casillo. Concluderà l’intervento Pietro Langella, senatore della Repubblica, mentre la manifestazione vedrà come moderatrice Laura Ferrara, membro della Pro Loco di Striano.
La cerimonia di sabato rappresenta un altro piccolo, lento passo verso l’insediamento delle aziende che hanno acquisito i lotti nell’ area PIP di Striano. Sarà inoltre l’ultimo evento pubblico che chiuderà il 2016 dell’amministrazione comunale e che precederà l’imminente rimpasto di alcuni assessorati nella giunta Rendina. Uno degli avvicendamenti riguarda proprio l’assessorato ai Lavori Pubblici; all’uscente Santolo Sorvillo subentrerà infatti l’attuale consigliere con delega all’Ambiente Ulrico Gravetti.
Quest’ultimo sarà chiamato a proseguire il buon lavoro svolto finora sul versante ambientale – in particolare con la gestione della raccolta dei rifiuti che ha superato l’80 per cento di frazione differenziata – proprio sull’urbanistica, una materia tanto complessa quanto oggetto di numerose critiche e attacchi da parte dell’opposizione. Il nuovo anno dovrà necessariamente segnare un cambio di passo sul completamento dei tanti cantieri ancora in sospeso.
Dal bocciodromo del Parco Verde, al campo sportivo di Via Mulitiello, alla palestra della scuola media di Via Monte. Per non parlare poi dell’annosa questione del complesso di edilizia popolare ex 219, in stato di abbandono da decenni e sul quale si sono spese in questi anni chiacchiere, proposte, commissioni, sfociate fino ad oggi in un nulla di fatto. Per finire poi con la stessa Area Pip, che procede con gli insediamenti nei lotti con un andamento da bradipo.