Una “mini” discarica abusiva in piena area urbana. A denunciare l’ennesimo pericolo di carattere ambientale nell’area vesuviana sono i residenti di via XXIV Maggio che hanno preparato un piccolo dossier fotografico in merito ad un’area che viene utilizzata da qualcuno come un vero e proprio sversatoio a cielo aperto. Si tratta della zona della vecchia cabina Enel, proprio a ridosso del passaggio a livello della Circumvesuviana, insomma un’area di passaggio per automobilisti e pedoni, oltre che densamente abitata.
La “ferita” ecologica ed il disagio per chi vive in quella parte di città è quindi piuttosto elevato. Nel verde privo di ogni forma di interventi, infatti, spuntano da tempo semplici rifiuti solidi urbani, qualche lattina contenente chissà quale agente chimico, come anche vecchi elettrodomestici e copertoni e anche materiali tessili o quant’altro si trova in forme molto più estese generalmente soltanto nelle aree periferiche. Una piccola discarica, è vero, ma con una densità abitativa così alta tanto è sufficiente per abbassare la qualità della vita a centinaia di persone.
E c’è dell’altro perché i cittadini della zona protestano anche per le condizioni in cui si trova il vicino stabile un tempo della Circumvesuviana: una piccola struttura ormai lasciata all’abbandono e dove naturalmente la pulizia non esiste da decenni. Insomma, in questo clima è chiaro che a proliferare siano in particolare gli insetti ed i roditori: «Il mix tra erbacce, rifiuti, e sporcizia ha trasformato questa zona in un ricettacolo per ratti, topi e scarafaggi – lamentano le persone del posto – stiamo provando a chiedere da tempo interventi ma a quanto pare non riusciamo in quella che sembra una vera e propria impresa. Abbiamo paura di tenere aperte le porte di casa e le finestre, c’è infatti il timore che qualche animale possa arrampicarsi all’interno delle abitazioni».
Nell’arteria in questione, in tal senso, ci sono numerosi “bassi”, case al piano terra risalenti al dopoguerra e dove naturalmente per i roditori sarebbe facilissimo intrufolarsi. «Vivere in questo modo non è assolutamente dignitoso, così come non è dignitoso avere una parte del centro storico cittadino completamente incurata e dove prolifera la sporcizia», concludono gli abitanti.