Il ventaglio non è proprio amplissimo anche se sono rimasti fuori calciatori che contano numerose presenze e gol nella massima serie calcistica italiana. Insomma, ci sono state esclusioni eccellenti anche per realizzare questa Top Ten, dove abbiamo preso in considerazione i giocatori che nella storia hanno calcato i campi più importanti e famosi d’Italia ed in qualche caso anche all’estero, nel palco della Champions League.

Ci sono portieri, attaccanti, difensori dai piedi buoni ed i classici “mastini”. Così come centrocampisti di manovra ed interdittori: l’area vesuviana ha prodotto un po’ di tutto, diventando negli anni anche protagonista, attraverso i suoi calciatori, di piazze importanti come quelle di Inter, Roma, Genoa, Udinese o Parma. Alcuni di questi dieci sicuramente stupiranno probabilmente perché nemmeno vi viene in mente che fossero nati e cresciuti sotto al vulcano. Intanto, vi annunciamo che la prossima settimana si parlerà di San Valentino: vi consiglieremo i 10 locali del territorio in cui portare la vostra amata per trascorrere una serata di cuore e passione.

[nextpage title=”Vincenzo Sommese (Nola)”]

Calciatore importante nato a Nola, stiamo parlando di Vincenzo Sommese, classe ’76, di ruolo centrocampista. Anche Sommese cresce calcisticamente nel Nola, dove vi disputa una stagione e mezza prima di passare subito nella massima serie con la maglia del Torino. Debutta in Serie A il 6 aprile 1996 nel derby contro la Juventus vinto dai bianconeri per 2-1. Dopo due anni di A, sempre con il Torino, scende di categoria diventando una pedina fondamentale dello scacchiere granata dell’epoca. Sommese ha cambiato diverse volte maglia segnando diversi gol tra serie A e B. Chiude la carriera ad Ascoli nella stagione 2010-11. Un ritiro forzato, poiché coinvolto nello scandalo calcioscommesse. Nell’estate 2007 viene coinvolto per la prima volta in un’indagine su scommesse illegali nel calcio, subendo il deferimento e una squalifica per 5 mesi.

Il primo giugno 2011 viene arrestato nell’ambito di una nuova inchiesta sul calcioscommesse, basata sulla sospetta manipolazione dei risultati delle partite del campionato di serie B e di Lega Pro, che coinvolge, tra gli altri, l’ex giocatore di Foggia, Lazio, Sampdoria e Bologna e della Nazionale Beppe Signori, il capitano dell’Atalanta Cristiano Doni, l’ex calciatore Stefano Bettarini e il giocatore dell’Ascoli Vittorio Micolucci. Viene poi scarcerato successivamente. Il 3 agosto il procuratore federale Palazzi chiede 5 anni di squalifica e il 9 agosto la richiesta del procuratore federale viene accolta: il giocatore dovrà scontare 5 anni di squalifica più preclusione. Il 21 dicembre 2011, dopo aver fatto ricorso al Tnas, gli viene confermata la squalifica a 5 anni più preclusione. Il 9 febbraio 2015 la procura di Cremona termina le indagini e formula per lui e altri indagati le accuse di associazione a delinquere e frode sportiva.

[nextpage title=”Alfonso De Lucia (Nola)”]

Alfonso De Lucia, è nato a Nola nell’83 ed è un dirigente sportivo ed ex portiere di calcio. De Lucia, cresce nelle giovanili del Nola, nel 1997 poi approda al Napoli. In azzurro riesce ad ottenere le prime convocazioni in prima squadra, ma la difficile situazione economica partenopea, fa sì che nel settembre del 1999, venga ceduto con Paolo Cannavaro al Parma, debuttando in serie A con il club emiliano a soli 18 anni nel 2002, in un Milan – Parma, subentrando al 15° minuto di gioco all’infortunato Taffarel. In quell’anno De Lucia giocherà solo quella partita, per questo motivo viene ceduto in prestito alla Salernitana in Serie B. Dopo la parentesi di Salerno ritorna a Parma per altre 3 stagioni, dove però colleziona poche presenze. Nel 2007 passa in forza al Livorno, facendo il secondo del nazionale Marco Amelia.

Tuttavia la cessione di quest’ultimo al Palermo, permettono a De Lucia di diventare il titolare fisso. Sei e mezzo sono i campionati disputati a Livorno tra serie B e A, con una breve parentesi alla Nocerina in Lega Pro tra questi anni. Chiude la carriera al Monza sempre in Lega Pro. De Lucia nella sua lunga carriera, purtroppo è stato coinvolto anche in varie vicende legate al calcioscommesse, infatti il 31 maggio 2012 patteggiando viene squalificato per 5 mesi. E nel 2013 ha ricevuto altri 6 mesi di squalifica (con un’ammenda di 10mila euro) per violazione dell’articolo 1 del Codice di giustizia sportiva.

[nextpage title=”Alberto Savino (Pompei)”]

Alberto Savino, ex calciatore, di ruolo difensore, nato a Pompei nel ’73. Calcisticamente cresce a Torre Annunziata, infatti proprio con il Savoia esordisce tra i professionisti. Dopo una serie di campionati nelle serie minori viene acquistato dal Brescia in Serie B e dopo 2 anni con il club lombardo trova anche l’esordio in serie A. Esordisce, infatti, in serie A contro l’Inter, questa gara viene ricordata soprattutto dai nerazzurri per l’esordio in A di Ronaldo.

Savino non ha segnato tanti gol a causa del suo ruolo, ma il primo in assoluto in serie A, l’ha segnato contro la Juventus. Dopo Brescia, cambia diverse volte maglie, disputa prima 3 campionati di A con il Lecce e poi passa al Napoli giocando in due momenti diversi con gli azzurri, prima e dopo il fallimento. Dopo Napoli, solo serie minori fino a chiusura di carriera. Intraprende, come tanti ex calciatori la carriera di allenatore, girando tra diverse squadre di serie D ed Eccellenza. Inoltre ha fondato “l’ASD Savino Soccer” nel 2015, una scuola calcia con sede a Torre del Greco.

[nextpage title=”Carmine Nunziata (San Gennaro Vesuviano)”]

Talento di San Gennaro Vesuviano, stiamo parlando di Carmine Nunziata, ex centrocampista centrale, classe ’67, cresciuto nelle fila dell’Inter. Nella sua lunga carriera ha cambiato diverse maglie, le più importanti sono state quelle di Brescia, Torino, Foggia ma soprattutto Padova, dove ha giocato per 6 anni, contribuendo nella stagione ’93-’94 ad una storica promozione in Serie A in quanto fu l’ultima ottenuta dal club veneto.

Terminata la carriera da calciatore, intraprende quella da allenatore, dopo un paio di esperienze poco positive, nel 2010-2011 ha allenato la formazione Berretti del Milan. Nel 2012 diventa assistente tecnico della Nazionale Under-21 italiana di Devis Mangia, mentre il 2 luglio 2013 con l’arrivo di Luigi Di Biagio come allenatore della Nazionale italiana Under 21, diventa vice-allenatore.

[nextpage title=”Felice Piccolo (Pomigliano d’Arco)”]

Si può dire tranquillamente che Felice Piccolo, è uno dei calciatori vesuviani più titolati. Titoli, forse, di importanza minore ma pur sempre titoli. Infatti, Piccolo, tra le sue tante esperienze ha giocato 4 anni e mezzo in Romania, precisamente al Cluj, vincendo 2 campionati rumeni e qualche coppa nazionale. Inoltre, sempre con la squadra rumena ha partecipato anche alla Champions League, esordendo all’Allianz Arena contro il Bayern Monaco.

Piccolo attualmente è il difensore dell’Alessandria, squadra capolista del girone A di Lega Pro. Cresce calcisticamente nelle giovanili della Juve, ma prima di farsi qualche presenza in A con la squadra bianconera, viene girato in prestito diverse volte. La sua stagione più importante in A la gioca con la maglia dell’Empoli, esordendo anche in Coppa Uefa (attuale Europa League). Purtroppo però in quell’anno retrocede insieme ai toscani. Inoltre, Felice Piccolo, ha giocato in tutte le nazionali giovanili italiane, dall’Under-16-15 all’Under-21.

[nextpage title=”Vincenzo Sicignano (Pompei)”]

Altro prodotto del vesuviano, Vincenzo Sicignano è un ex calciatore, di ruolo portiere, nato a Pompei nel ’74. Sicignano è uno dei calciatori nati nel vesuviano che vanta tante presenze tra i professionisti e un esordio particolare in Champions League. Calcisticamente cresce tra le fila del Palermo, con il quale esordisce a 20 anni in serie B.  Con i rosanero disputa 9 campionati tra serie B e C1, non riuscendo mai a raggiungere la serie A con il club siciliano. Esordisce in Serie A con il Parma, contro il Milan, disputando con i Ducali, in pochi mesi, una sola partita e proprio per questo motivo passa al Lecce, sempre in A, dove gioca 2 campionati e mezzo da titolare.

Nella stagione 2004-2005, nonostante le 71 reti subite, si distingue per alcuni rigori parati, come quello a Francesco Totti in Roma-Lecce partita finita 2-2 e quello parato a Eugenio Corini in Palermo-Lecce. Nell’estate 2006 è acquistato dal Chievo, con cui esordisce nei preliminari di Champions League il 9 agosto 2006 in Levski Sofia-Chievo. Dopo la retrocessione in Serie B della sua squadra, nell’estate 2007 viene ceduto al Frosinone. Chiude la carriera da calciatore in Lega pro con il Barletta. Attualmente è il preparatore dei portieri del Palermo.

[nextpage title=”Salvatore Soviero (Palma Campania)”]

Salvatore Soviero, impossibile non conoscerlo, forse più famoso per alcuni suoi comportamenti che per i suoi gesti atletici, anche se il portierone di Palma Campania ha disputato una carriera più che discreta. Tanti i campionati di Serie B, indossando maglie importanti come il Genoa, la Salernitana, il Venezia, ma la stagione più importante l’ha disputata a Reggio Calabria con la maglia della Reggina. Infatti con gli amaranto ha disputato la sua unica stagione in Serie A.

Diventa con il tempo idolo dei social, appunto per i comportamenti non molto sportivi. Ricordiamo, infatti, le tante risse, gli insulti agli arbitri e tanto altro. Attualmente è allenatore della squadra del suo paese ovvero la Palmese che milita nel campionato d’Eccellenza.

[nextpage title=”Giovanni Vastola (Poggiomarino)”]

Una nota di malinconia e tristezza, è quello che si prova quando si parla di Giovanni Vastola, ex ala e allenatore di calcio, passato a miglior vita recentemente. Nato nel ’38 a San Valentino Torio, ma cresciuto a Poggiomarino, Vastola cresce da un punto di vista calcistico nella Palmese. Tanta fu la gavetta nelle serie minori, prima di approdare in Serie A con il Lanerossi Vicenza, debuttando nella massima serie a 23 anni.

Con i veneti ha disputato ben 4 stagioni. 52 i gol siglati da Vastola in serie A con le maglie di Inter (accanto al bomber della Nazionale, Pietro Anastasi), Varese, Bologna e la già citata Lanerossi Vicenza. Termina la carriera nel ’74 in forza al Derthona. La carriera di allenatore non fu però all’altezza di quella da calciatore.

[nextpage title=”Antonio Di Natale (Pomigliano d’Arco)”]

Il Totò del calcio italiano, uno dei migliori talenti sfornati dal vesuviano. Antonio Di Natale nasce a Napoli ma cresce nel quartiere della 219 di Pomigliano d’Arco. Gli inizi alla scuola calcio “San Nicola” di Castello di Cisterna, affiliata all’Empoli lo conducono a soli 13 anni nel settore giovanile del club toscano. Il resto è storia. Dopo Empoli solo Udinese, infatti Totò Di Natale nel corso degli anni ha rifiutato offerte importanti come quelle del Napoli e della Juve, sposando completamente la causa friulana.

È considerato uno dei più grandi attaccanti della storia del calcio italiano ed è il sesto realizzatore di sempre del campionato di Serie A con 209 gol. Ha vinto per 2 stagioni consecutive (2009-10 e 2010-11) la classifica cannonieri della Serie A. Inoltre vanta anche 42 presenze e 11 reti con la maglia della nazionale italiana, con la quale ha disputato un mondiale e due europei diventando vicecampione d’Europa nel 2012.

[nextpage title=”Michele Nappi (San Gennaro Vesuviano)”]Forse in pochi si ricorderanno di Michele Nappi (nella foto insieme al grande Falcao), rude terzino degli anni ’70-’80. Nato a San Gennaro Vesuviano nel ’51, cresciuto calcisticamente nella Juve Stabia, ma con un passato anche nei rossoneri della Palmese, prima di diventare per anni un pilastro del Perugia. Da ricordare è, soprattutto, il campionato di serie A 78-79 culminato con il Perugia al secondo posto alle spalle del Milan, ma la statistica più importante di quell’anno fu l’imbattibilità mantenuta dai biancorossi per tutto il campionato, unica squadra ad esserci riuscita insieme al Milan e la Juventus.

Dopo tanti anni al Perugia, Nappi venne acquistato dalla Roma di Nils Liedholm, ed è proprio con i giallorossi che raggiunse i suoi migliori traguardi, come la vittoria del campionato 82-83. Nell’anno successivo, ’83-’84, sempre con i giallorossi sfiorò il “triplete” riuscendo però a portare a casa solo la Coppa Italia, infatti in campionato arrivò secondo a soli 2 punti dalla Juve e in Coppa dei Campioni perse in finale ai rigori contro il Liverpool. Chiude la carriera a Perugia in serie B.