Il Carnevale è alle porte ed in diversi Comuni vesuviani la manifestazione è storica e tra le prime di tutte la Penisola italiana. Abbiamo raccolto, in questa top ten, le tre grandi kermesse che si contendono il podio ed inoltre tutte le altre che da anni vengono realizzate sul territorio ai piedi del Vesuvio.
Naturalmente, le prime tre, possono essere viste in modo soggettivo, poiché partecipazione, cura dei dettagli e tradizione varrebbero per tutti la leadership.
[nextpage title=”Polvica di Nola”]
Anche Polvica ha il suo carnevale, svolto però una settimana prima ovvero il 19 Febbraio. Una Domenica carnevalesca con tanto divertimento, in cui, per le vie di tutto il paese, hanno sfilato 4 carri allegorici che hanno coinvolto piccoli e grandi, insomma qualsiasi generazione. Tale evento festivo, è stato organizzato dall’associazione ‘Helder Camara’, grazie all’impegno degli amici Aniello Iuliano, Leonardo De Rosa e Vincenzo Piscitelli, di tutti gli sponsor che hanno aderito e con la collaborazione dell’associazione ‘L’Arca’ di S. Maria a Vico.
[nextpage title=”Pompei”]
Anche Pompei si prepara a una due giorni di eventi per il carnevale. Il Comitato “Fontanelle insieme per crescere” presenta Il Carnevale Fontanelle 2017. Due sono le date previste per questi eventi, ovvero la Domenica che precede il Martedì Grasso, quindi il 26, dove tutti sono invitati a indossare maschere e a girare per i quartieri di Pompei e il 28 Febbraio sempre in maschera a Piazzale Chiesa Santa Maria Goretti.
[nextpage title=”Somma Vesuviana”]
Anche quest’anno a Somma Vesuviana, più precisamente nel Borgo di Casamale, si svolgerà la tradizionale sfilata di carnevale, con maschere e carri per festeggiare i dodici mesi, figli del patriarca Marcusalemme, la morte ‘E Vicienz e Carneval, Pulcinella e tante altra sorprese. Particolarità dell’evento è il giorno in cui si svolgerà l’evento, che non sarà il 28 Febbraio, ma bensì Domenica 5 Marzo. La partenza sarà, come di consueto, da Piazza Collegiata alle ore 16.00 dove, al rientro dalla sfilata, si svolgeranno rappresentazioni teatrali, musica e tanti dolci di Carnevale. Insomma, ci sarà da divertirsi con i tanti eventi che saranno presentati.
[nextpage title=”Boscotrecase”]
Carnevale dimenticato per decenni, stiamo parlando del carnevale di Boscotrecase, che quest’anno farà ritorno proprio nella comunità boschese. Infatti, è stato presentato al Comune di Boscotrecase il programma di “Boscotrecase in maschera”, la kermesse carnevalesca organizzata dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Pietro Carotenuto in collaborazione con l’associazione culturale “Marilyn” ed in sinergia con altri sodalizi impegnati sul territorio. L’appuntamento è in piazza Municipio sabato 25 e domenica 26 febbraio. Ad illustrare l’evento, il primo cittadino, il consigliere delegato ai Grandi Eventi, Antonio Pollioso, la consigliera delegata all’associazionismo, Carmela Sorrentino, il presidente dell’associazione “Marilyn”, Mauro Carillo, il giovanissimo pizzaiolo Vincenzo Landi, talento boscotrecasese ma veneto d’adozione, il “Conte Max” di Miss Ondina, Donato Paduano, patron del Festival Boschese In Arte, in programma la seconda settimana di giugno e l’ex consigliere comunale Giovanni Pirone che, in considerazione della sua esperienza è stato coinvolto nella macchina organizzativa dell’evento. Insomma, in attesa di scoprire come sarà questa due giorni di eventi, abbiamo deciso di garantire per questo carnevale inserendolo nella nostra top ten.
[nextpage title=”Poggiomarino”]
A Poggiomarino l’apice del successo per il Carnevale è stato raggiunto nei primi anni del duemila quando per le strade della città giravano fino a 7 carri realizzati da associazioni e scuole di ballo. In quel periodo la manifestazione raggiungeva punte importanti, impegnando centinaia di persone e trasformando le strade in una grande festa. Poi, poco alla volta, l’energia della kermesse è andata sfumando fino allo scorso anno quando la partecipazione è stata al minimo così come il numero di carri. La scorsa estate, inoltre, il Comune ha deciso di togliere alla manifestazione i fondi stanziati ogni anno, circa 10mila euro destinati ora ad altri progetti. Per i più piccoli resta comunque qualcosa grazie all’impegno che metteranno insieme l’Oratorio San Gaspare Bertoni ed altre associazioni locali.
[nextpage title=”Pomigliano D’Arco”]A Pomigliano, più che maschere e carri, regnerà quest’anno la “Morte di Carnevale”, cioè la giornata storica tipicamente napoletana in cui “Carnevale”, l’uomo opulento muore per lasciare spazio alla Quaresima, spesso raffigurato da un individuo magro e con le abitudini frugali. Un vero e proprio funerale show in strada, quello di Carnevale con tante di donne in lacrime e disperate, uno spettacolo grottesco e divertente seppur si imitino le esequie. A Pomigliano l’appuntamento è per Martedì Grasso alle 20 da piazza Mercato.
[nextpage title=”Terzigno”]
Da sempre, il carnevale Terzignese è stato, dopo i carnevali di Palma, Saviano e Striano uno dei più seguiti dell’area vesuviana. Nei decenni passati infatti gruppi di giovani percorrevano i vari rioni del paese esibendosi nella cosiddetta “quadriglia”. Nel 1997 un gruppo di persone decise per la prima volta di far sfilare un vero e proprio carro allegorico. Soltanto l’anno dopo però si ebbe il primo vero Carnevale di Terzigno formato inizialmente da due gruppi: Piazza e Avini che fecero sfilare due carri. Tutto questo ebbe un riscontro positivo da parte del popolo terzignese e non solo, così che tanti si sono affezionati a questo carnevale dando vita con il passare degli anni a nuovi gruppi. Recentemente, si sono verificati problemi riguardo l’associazione Carnevale terzignese, su chi potesse investire il ruolo di presidente di tale associazione.
[nextpage title=”Saviano”]
Quello savianese è uno dei migliori carnevali della zona vesuviana e non solo. Ha radici antiche. Dal 1979, si è sviluppato un Carnevale con Carri allegorici. Il carnevale savianese è quello che è cresciuto di più negli ultimi anni, infatti, dal primo ed unico carro del 1979, presentato dall’unico comitato partecipante, ovvero la Contrada di Sant’Erasmo, si è passati ai 13 carri allegorici dal 2000 ad oggi. Dunque 13 sono i comitati che partecipano ogni anno al carnevale savianese, che in questo caso prendono il nome di “Contrade”. Il Carnevale, man mano, è divenuto sempre più ricco ed i Carri sempre più grandi e di fattura pregevole e semoventi, tanto da affermarsi come un Carnevale tra i più rinomati della Regione. Si è sviluppato, inoltre un artigianato locale per la costruzione in loco dei Carri, fatti con materiali vari: ferro, polistirolo, legno, carta pesta e tanto altro. Alcuni Carri, invece sono fatti dalle maestranze di Viareggio e Putignano su progetti locali. Carnevale assolutamente da vivere, infatti in molti in questo periodo si recano a Saviano mascherandosi e ballando nei pressi dei carri allegorici, insomma un divertimento assicurato.
[nextpage title=”Striano “]
Altro carnevale in netta crescita negli ultimi anni è sicuramente quello strianese. Striano ha sempre celebrato il carnevale. Tradizioni secolari collegati strettamente anche alla cultura culinaria. Feste in maschera presso le case o la parrocchia, sfilate cittadine, balli e canti legati alla tradizione eseguiti dagli alunni nei corridoi delle scuole, il carnevale strianese era un carnevale improvvisato e privo di organizzazione, sino a quando nel 1981 non si pensò di realizzare il primo carro allegorico raffigurante “Il cavallo di Troia” che sfilò incessantemente per la città assieme a tanta gente mascherata. Da allora è nata l’esigenza di organizzare le celebrazioni del carnevale e per coinvolgere quanta più gente nella realizzazione dei carri si divise il territorio cittadino in 5 rioni: Arco, Marzo, Piazza, Saudone e Troccole. Da questo momento il carnevale strianese è cresciuto tantissimo, assumendo una rilevanza non solo regionale ma anche nazionale. Pertanto, si ritenne opportuno nel dicembre 2006 istituire l’associazione culturale ed artistica “Carnevale Strianese”, con lo scopo di coordinare e programmare le iniziative inerenti al carnevale nella città di Striano. Inoltre, recentemente, il carnevale strianese si è classificato nella top ten nazionale dei carri insieme a Saviano ed è stato l’unico della Campania a rientrare nel circuito Carnevalia con Viareggio, Venezia a Putignano, tanto per fare alcuni nomi.
[nextpage title=”Palma Campania”]
Il Carnevale per eccellenza e, come quello savianese, ha radici antiche. Nella zona vesuviana a nostro avviso il migliore in assoluto. Infatti, in quel di Palma il Carnevale è un vero e proprio pensiero fisso nella testa dei palmesi. Si parla del carnevale 365 giorni l’anno e nel mese di Febbraio il tempo, a Palma Campania, si ferma letteralmente. Qui il carnevale si festeggia in Quadriglie, a differenza di tutte le altre regioni d’Italia che danno molta importanza al carro allegorico qui si valuta la performance artistica dei gruppi in maschera che si sfidano suonando brani della tradizione napoletana e non solo. Le Quadriglie, non sono altro che dei gruppi folkloristici composti da un centinaio di persone mascherate in base ai temi scelti dai comitati che partecipano al carnevale. Durante la sfilata suoneranno degli strumenti legati alla tradizione napoletana, realizzati artigianalmente, tra i quali ricordiamo tamburelle, triccheballacche, putipù, scetavajasse, acciarini e campanacci. Al centro di questi gruppi, per ogni Quadriglia, ci sarà un Maestro che dirigerà il cosiddetto “Canzoniere” suonato da una banda musicale accompagnata anche dai figuranti che suoneranno gli strumenti citati in precedenza. Il maestro è anche il protagonista di uno dei momenti più belli dei festeggiamenti, infatti durante il “Ratto del gagliardetto”, tra il maestro della quadriglia dell’anno precedente e quello dell’anno in corso, avverrà il passaggio delle consegne. Al termine dell’evento una giuria sceglierà il vincitore del carnevale.