«Il disastro del servizio nell’anno 2016 della Circumvesuviana, già da noi precedentemente denunciato, oggi viene confermato pubblicamente anche dall’azienda. Eppure c’erano maggiori risorse finanziarie disponibili rispetto all’anno 2015, basti pensare alle decine di milioni di euro di penali che la regione ha deciso di non applicare restituendo le stesse all’azienda». Comincia così il comunicato stampa di Enzo Ciniglio, portavoce del gruppo “No al taglio dei treni della Circumvesuviana”.

«I numeri pubblicati danno un quadro sconfortante: aumento delle soppressioni (4.252 treni), aumento dei ritardi oltre i 15 minuti (26.533 nel 2016), oltre alla quasi assenza di treni a composizione tripla. Tutto questo legittima la richiesta di un risarcimento da parte dei pendolari abbonati che hanno contratto un’obbligazione in virtù di un servizio regolato da norme previste dalla Carta dei Servizi e dal Contratto Obbligo di Servizio regionale. Il rinnovamento parte dal rispetto delle regole, è giusto che Eav-Circumvesuviana risarcisca i clienti per il mancato servizio», conclude la nota.