L’emergenza forse più grave di questo mega-incendio del Vesuvio sembrava arginata, invece in piena notte le fiamme si sono nuovamente avvicinate all’ex discarica di Cava Sari. In un battibaleno è stato nuovamente formato un cordone di sicurezza intorno all’invaso che ospita un impianto per l’estrazione di biogas. Secondo alcuni uomini della protezione civile presenti sul posto, la lingua infernale sarebbe a meno di cento metri dalla cava.

E Terzigno, in questa notte di paura, sta pagando pesantemente dazio. Dopo la mezzanotte si è infatti verificato un blackout elettrico che ha lasciato al buio buona parte della cittadina ai piedi del vulcano. Un stop all’erogazione di energia che potrebbe essere figlio dell’emergenza roghi, in quanto molti cittadini si sono chiusi in casa con i condizionatori accesi per evitare di respirare i fumi.