Scavando nel passato di Leonardo Orsino, il ventiquattrenne arrestato nella notte dai carabinieri a Torre del Greco perché accusato di essere l’autore dell’incendio che il 14 luglio scorso ha devastato le aree protette del Parco nazionale del Vesuvio, si scopre che il giovane aveva altri precedenti legati a danneggiamenti.
Nel maggio di cinque anni fa Orsino, allora appena diciannovenne, fu infatti arrestato insieme a un altro giovanissimo perché sorpreso dagli agenti del commissariato torrese lo sorpresero – dopo una segnalazione di un guasto – nella stazione ferroviaria di Santa Maria la Bruna mentre insieme ad un altro ragazzo stavano armeggiando in un cunicolo per portare via dei cavi di rame.
Un’operazione che comportò anche l’interruzione del servizio sulla linea ferroviaria. Non solo: sempre Orsino è stato denunciato per simulazione di reato dalla polizia nel gennaio di quest’anno. Il 24enne attualmente lavorava in una bottega di macellaio ed è padre di una bambina piccola. Al momento gli investigatori lo stanno ascoltando per capire il motivo che l’ha spinto a dare fuoco all’area protetta.