Questa mattina a Pompei è stata presentata alla stampa la scoperta avvenuta nell’ambito delle attività connesse alla ristrutturazione degli edifici demaniali previsti dal Grande progetto Pompei, nell’area di San Paolino, non lontano da Porta Stabia, uno degli accessi all’antica città. Il gruppo di archeologi che sta effettuando le operazioni di scavo ha ottenuto un brillante risultato, di pregio storico e scientifico, conseguendo la scoperta di una tomba monumentale in marmo con la più lunga epigrafe funeraria finora ritrovata.
Il gruppo di studiosi ha ritrovato nell’area anche le tracce ben leggibili del passaggio di una carovana al di sopra dello strato di oltre due metri di lapillo che copriva questa porzione della città antica, correlate al rinvenimento, avvenuto a distanza ravvicinata, di alcuni scheletri ad una quota più alta rispetto ai piani di frequentazione romani.
A coordinare le attività di scavo Fabio Galiandro, funzionario della Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Pompei diretta dal Soprintendente Massimo Osanna. Pasqualina Buondonno, nativa di Castellammare di Stabia, cittadina di Giuseppe Vesuviano, e Maria Vallifuoco, napoletana, invece, le archeologhe che hanno svolto le attività di assistenza agli scavi, effettuando lo storico ritrovamento.