A due anni dall’omicidio di Anatoliy Korol, il 38enne ucraino ucciso nel tentativo di sventare una rapina, l’amministrazione comunale organizza una manifestazione per ricordarne l’uccisione, alla presenza di consiglieri regionali del Pd, del sindaco Aniello Rega e della vedova dell’eroe insignito dal presidente con la medaglia d’oro al valor civile, Nadya. Una manifestazione che però sta destando non poche polemiche sui social network e tra gli esponenti della stessa opposizione, che contestano all’amministrazione comunale la revoca della delibera con la quale l’ex sindaco Clemente Sorrentino aveva deciso di intitolare via Selva, luogo dell’uccisione di Korol, all’eroe ucraino.
L’attuale amministrazione, infatti, ha deliberato di intitolare ad Anatoliy un giardinetto situato in altra zona del paesino vesuviano, lontano dalla zona dell’omicidio e dalle abitazioni della famiglia degli assassini, arrestati una settimana dopo il delitto, del 38enne ucraino ucciso a colpi di pistola in un supermercato di via Selva mentre cercava di sventare una rapina sotto gli occhi della figlioletta di appena due anni. L’allora sindaco decise di rendere indimenticabile l’eroismo dell’ucraino con l’intitolazione di una strada, ed ora contesta al suo successore anche la revoca della delibera.
«L’anno scorso – scrivono i consiglieri comunali – addirittura dimenticarono di celebrare il primo anniversario della morte di Korol. Credevamo dovesse essere un evento condiviso trasversalmente con la comunità tutta, invece, dopo due anni, hanno ben pensato di cogliere l’opportunità per una imbarazzante passerella di partito, tutta in stile Pd campano». Gli esponenti della civica “Noi cittadini”, infine, contestano la scelta di Rega della intitolazione di «un presunto largo interposto tra via Madonna Stella e via Vesuvio, che in realtà non è un largo, ma un piccolo ed anonimo giardinetto adiacente al Parco Stella».