Il gruppo “No al Taglio dei Treni della Circumvesuviana” esprime la sua vicinanza alla viaggiatrice torrese vittima dell’ennesimo episodio increscioso avvenuto in una delle tante stazioni impresenziate della Circumvesuviana. La viaggiatrice L.S. scrive: «Secondo voi è normale tenere le stazioni abbandonate a se stesse, senza biglietteria né alcun tipo di controlli? Non è dignitoso per noi donne dover abbassare il capo e sopportare correndo qualsiasi tipo di rischio. Io sono in genere una persona che non ha paura però mi ha fatto alquanto schifo sentirmi dire continuamente stamattina…». E qui ci sono gli epiteti sessuali irripetibili riportati nel posto.

«Schifo ma anche tanta rabbia, rabbia di non potermi difendermi e di non avere nessuno a mia tutela. L’unica soluzione sarebbe stata abbandonare la stazione e perdere ancora di più la mia dignità, fuggire. Pago regolarmente il biglietto per un servizio non per essere trattata in questo modo. Ho chiamato il numero verde e “ma noi non possiamo farci niente”», è stata la risposta alla viaggiatrice. «Chiediamo maggiore sicurezza e la riattivazione di tutte le biglietterie, per evitare che accadano episodi di violenza, la stessa stazione sia preda di vandali e non ultimo che si rinunci agli introiti della bigliettazione», spiega il gruppo.