Questione allagamenti e aspetto idrogeologico. Ieri una delegazioni di Poggiomarino ha incontrato Arcadis al fine di valutare da vicino lo stato dei lavori che dovrebbero finalmente portata ad una soluzione della piaga in città. Secondo chi ha partecipato al vertice, pare che qualcosa si stia muovendo, anche se i tempi rischiano di essere ancora lunghi. In tal senso, a ragguagliare sull’esito dell’incontro è il capogruppo del Pd a Poggiomarino, Michele Cangianiello.
Consigliere Cangianiello, che incontro si è tenuto venerdì scorso in Regione Campania?
«Avevamo chiesto un confronto chiarificatore con gli attuali responsabili del progetto di rete fognaria al fine di verificare lo stato dell’arte ed avere risposte vere e concrete. Venerdì, insieme con il consigliere Maria Immacolata Zamboli e l’assessore Eugenia D’Ambrosio, abbiamo incontrato grazie all’interessamento dell’onorevole Mario Casillo, l’ingegnere di Arcadis, Eliodoro Belmare, riunione per cui richiesto anche la presenza del caposettore del nostro comune. Il confronto ha condotto ad una consapevolezza primaria. Per risolvere una grossa problematica bisogna avere la forza di osservarla nel complesso, fare i passi giusti non cadendo nell’inutilità, nella confusione e nella corsa alla mera e deleteria parvenza politica di interessamento. Inoltre bisogna dare ai cittadini le giuste informazioni senza proclami che poi possono generare false speranze e brutte figure».
Quali dunque le risultanze di questo tavolo tecnico?
«Il collettore sub comprensoriale 2, riferimento dell’area vesuviana che interessa Poggiomarino, è stato completato dall’Arcadis ed è pronto per l’allacciamento dei comuni di San Giuseppe Vesuviano e Terzigno.
Proseguono anche i lavori sull’arteria di via Nuova San Marzano, incrocio di via Sbruffi, collegata alla rete fognaria di Scafati e che allevierà gli allagamenti di una zona particolarmente colpita. Restano da vincere le resistenze del Comune di San Marzano che sembra voler ostacolare il passaggio sul suo territorio per il recapito finale. Vista l’utilità dell’opera e la presenza di una richiesta popolare precisa, credo e spero che la situazione si risolverà per il meglio molto presto».
Quali sono secondo lei i prossimi passaggi su cui insistere?
«Poggiomarino non ha dimenticato gli impegni di De Luca e le promesse importanti dell’anno scorso. Oltre la richiesta della riapertura del Canale Conte di Sarno chiesta a gran voce, unitamente, da ben 7 comuni, l’attenuazione della problematica allagamenti passa inesorabilmente da tre passaggi da realizzare nel minor tempo possibile: l’individuazione immediata, dopo la giusta bocciatura di Arcadis, del nuovo gestore e soggetto attuatore della rete fognaria dei comuni del vesuviano. Serve qualcuno che conosca questo territorio e sappia come prevenire i problemi e non causarli; allacciamento della rete fognaria dei comuni di Terzigno e San Giuseppe Vesuviano al collettore sub-comprensoriale 2 al fine di fermare gli scoli sul territorio poggiomarinese; indizione immediata del bando di gara relativo alle opere di bonifica di vasca Fornillo e vasca Pianillo, già finanziate dalla Regione Campania per una somma pari a circa 16 milioni di euro. Il bando richiede i suoi tempi amministrativi che è vitale far decorrere da subito. Quest’ultimo punto è prioritario se si vuole liberare Poggiomarino di un primo e consistente fardello. Il problema dell’assetto idrogeologico ormai è di rilievo nazionale e richiede interventi in larga scala non limitati solo ad una striscia di territorio. Allo stesso tempo per le amministrazioni locali è necessario proseguire nella pressione chiedendo velocità e costanza di intervento agli enti competenti. Ne vale del nostro grado di civiltà e salute. Al di là dei tempi non sempre prevedibili ex ante, sui quali non bisognerebbe mai sbilanciarsi invano, il presidente De Luca ha promesso interventi. Sia di parola».