Hanno fatto irruzione in un appartamento, o meglio un “basso” e all’interno hanno trovato ciò che sospettavano che ci fosse. Una operazione antiterrorismo vera e propria quella che la polizia ha eseguito al centro di Napoli, da sempre centrale per la duplicazione di documenti falsificati. Così la polizia di Stato, nell’ambito dei controlli di prevenzione, particolarmente rafforzati in questo periodo dove si vive un clima di allerta terrorismo, a seguito dei noti episodi avvenuti nel nord Europa, ieri notte, ha effettuato un’irruzione in una abitazione in vico VI Duchesca.

Gli agenti della sezione Volanti dell’Upg, infatti, dopo aver accertato che, al terzo piano di uno stabile, viveva un pregiudicato 40enne, Z.H.B. di nazionalità pakistana, risultato essere un punto di riferimento di moltissimi cittadini extracomunitari, hanno fatto irruzione nell’appartamento. L’abitazione, della grandezza di soli 10mq, con annesso il bagno, dall’esame di numeroso materiale cartaceo, è risultata la residenza di moltissimi stranieri seppur, all’atto pratico, ci viveva solo Z.H.B.

Il 40enne è stato trovato in possesso di 6 copiosi fascicoli, contenenti documenti relativi a svariati stranieri che, in varie parti d’Italia, avevano presentato denuncia di smarrimento dei propri documenti d’identificazione. Sequestrato un computer portatile, con annesso un hard disk ed una stampante, un permesso di soggiorno falso, sul quale erano riportate le generalità di un cittadino indiano, ma il cui numero identificativo corrispondeva a quello assegnato ad una cittadina marocchina. Tra le carte due faldoni, uno riguardante un gran numero di migranti residenti a Terzigno e l’altro a San Gennaro Vesuviano, città dove adesso si sposta l’attenzione dell’antiterrorisimo.