La chiesa dell’Immacolata completamente piena, altre duecento all’esterno. Terzigno si è fermata nel primo pomeriggio per dare l’addio al povero Salvatore Autorino, il 21enne deceduto domenica sull’A16 mentre a bordo di un furgone tornava da lavoro insieme ai genitori. Oggi l’ultimo saluto al giovanissimo. Il feretro è arrivato in chiesa tra due ali di folla e migliaia di petali bianchi e rose candide lasciate sul selciato.
All’esterno della parrocchia, in piazza Troiano Caracciolo del Sole, sono apparsi due striscioni: uno dell’ex V B dell’alberghiero di Ottaviano, dove Salvatore si era diplomato; l’altro degli amici: “Ciao Parè”, recitava. Una coppia di gigantografie enormi, con il volto sorridente del 21enne, quello sguardo spezzato nel tamponamento tra il furgone ed un tir.
Il parroco ha provato a dare la propria consolazione ai familiari distrutti dal dolore: «Chi soffre queste pene non può che andare in paradiso, a Salvatore ed ai suoi cari sarà spalancata la porta dei cieli». Quel cielo dove al termine del rito funebre sono finiti decine di palloncini bianchi, “abbandonati” dai ragazzi vestiti da un t-shirt con il volto di Sasà. E giù appalusi, e tanta commozione.