In riferimento ad una notizia apparsa su un notiziario online, secondo la quale, un immigrato di origine bengalese, residente a Palma Campania, sarebbe scappato dall’ospedale di Sarno dopo che gli era stata diagnosticata la tubercolosi, l’assessore alla sanità, Domenico Montanino, precisa quanto segue: «Ancora una volta, siamo costretti a smentire fantasiose ricostruzioni giornalistiche relative ora non solo a presunte epidemie sviluppatesi nel paese a causa della massiccia presenza di cittadini di origine bengalese, ma addirittura a fughe da nosocomi, in pieno stile Alcatraz, con annessa latitanza per sfuggire a chissà quali conseguenze, “tra l’incredulità del personale medico”».

«Ci sarebbe da ridere se non fosse invece il caso di indignarsi profondamente con chi crea allarmismo tra la popolazione, magari solo per catturare qualche facile click, che la delicatezza della questione garantisce copiosi. Ovviamente smentisco categoricamente tutto quanto riportato nel farneticante articolo che molti cittadini hanno avuto la sventura di leggere. Non è avvenuta alcuna fuga. Il cittadino bengalese, affetto da un reliquato già presente da quando risiedeva nel suo paese, è uscito dall’ospedale in tutta tranquillità, e solo perché, il medico del pronto soccorso, una volta accertata la patologia, con un eccesso di zelo che gli fa onore, si era preoccupato di rivolgersi a qualche struttura specialistica per ulteriori accertamenti utili a fare piena luce sulla situazione di questa persona. Non avendo trovato alcuna struttura libera, ha lasciato andare il paziente, con l’accordo di rivedersi non appena si fosse liberato un posto da qualche parte. Nessuna fuga e nessuna irreperibilità».

E ancora: «L’amministrazione comunale è assolutamente vigile su ogni questione legata alla salute pubblica e nel caso dovessero verificarsi realmente altri casi di tubercolosi, saremmo sempre pronti ad intervenire come già avvenuto in passato». In effetti, quando si è diffusa la notizia, la redazione de Il Fatto Vesuviano ha contattato le Asl di competenza, l’ospedale di Sarno, i carabinieri e la polizia di Sarno, e tutti i soggetti interpellati non erano a conoscenza del “caso di fuga”.