Il fegato grasso è una patologia molto diffusa tra la popolazione italiana, con una fortissima
prevalenza in bambini ed adolescenti. Le cause alla base di questa patologia sono essenzialmente 3: dipendenza da alcol, uso di farmaci e disordini ereditari; quando la patologia non è da ricollegarsi a nessuno di questi 3 fattori si parla di fegato grasso non alcolico, la cui principale causa scatenante è l’obesità.

L’eccesso di grasso infatti, soprattutto quando è maggiormente depositato a livello addominale (condizione frequente negli uomini) fa sì che le cellule del fegato inglobino il grasso e dà così inizio alla malattia. Quando ad un esame istologico le cellule del fegato risultano infiammate parliamo di steatosi epatica non alcolica (NASH); quando questa condizione viene trascurata per lungo tempo e non curata la malattia evolve in cirrosi, condizione irreversibile che aumenta enormemente il rischio di tumore al fegato. Il fegato grasso è una condizione asintomatica e spesso viene diagnosticata in maniera del
tutto fortuita durante lo svolgimento degli esami del sangue di routine. Se siete in presenza di uno dei fattori di rischio (obesità, dislipidemie, diabete) chiedete al vostro medico di farvi valutare le transaminasi tramite gli esami del sangue e se dovessero essere alte, non aspettate a prendere provvedimenti.

Un cambiamento dello stile di vita, con il raggiungimento di un peso adeguato e uno stile di vita più attivo, vi permetterà di guarire senza dover necessariamente ricorrere all’utilizzo di farmaci. Il vostro percorso di dimagrimento dovrà prevedere una riduzione dei carboidrati, con una preferenza verso i carboidrati a basso indice glicemico, l’utilizzo di grassi buoni come quelli derivanti da olio extravergine d’oliva e frutta secca, un adeguato apporto di fibra, proveniente da verdura, legumi e cereali integrali, l’uso di proteine nobili provenienti da pesce, legumi e pollame, e l’esclusione (o comunque riduzione) di alcolici. *Biologa Nutrizionista – Consulente Haccp SITO WEB