Un’emergenza dietro l’altra. Dopo la rivolta della “paranza dei bambini” e lo scandalo dei selfie in cella, il carcere di Airola torna a far discutere. Un giovane affiliato alla camorra vesuviana è infatti in fuga da ormai 48 ore. Di lui si è persa ogni traccia in seguito a un permesso di cui aveva beneficiato per partecipare a una partita di calcio. L’uomo fuggito, Luigi Gallo, è un detenuto di 22 anni, autore in passato di rapine e considerato affiliato a uno dei clan di spicco dell’area vesuviana. Il giovane già giovedì, rientrando da un altro permesso, ha tentato di beffare la polizia penitenziaria al controllo del drug test. Il detenuto aveva chiesto a un altro detenuto napoletano di nascondere in bagno delle provette di urina priva di sostanze stupefacenti in modo che al suo rientro le avrebbe versate nel contenitore per far risultare negative le proprie. Il 22enne, dopo essere stato scoperto, ha dichiarato di aver fatto uso di droga ed è stato nuovamente sottoposto ai controlli di cui si stanno aspettando gli esiti.
L’ultimo colpo di testa è andato in scena venerdì. Nonostante le relazione del giorno precedente e nonostante lui avesse dichiarato di aver fatto uso di droga, il responsabile della sicurezza ha infatti espresso parere favorevole per concedere alcune ore di permesso trattamentale al detenuto, che avrebbe così potuto disputare una partita di calcio in una scuola di Maddaloni insieme ad altri cinque detenuti per i quali vi era una scorta di sei unità di polizia penitenziaria e un educatore: permesso comunque concesso, senza scorta e nonostante la contrarietà della Penitenziaria.