«Potevano considerarsi a disposizione del clan» dei Casalesi fazione Michele Zagaria tre degli imprenditori edili, residenti a Lucca e Caserta, coinvolti nell’inchiesta della guardia di finanza di Lucca e della Dda di Firenze che ha portato oggi a 5 arresti. Avrebbero anche consentito al clan, «tramite un imprenditore campano considerato “a libro paga” della famiglia Zagaria, di aggiudicarsi diversi appalti della Asl 3 di Torre Annunziata». A spiegarlo, in una nota, la guardia di finanza di Lucca con riferimento alla contestazione, ad alcuni degli arrestati, dell’aggravante di aver agevolato la cosca.
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Le fiamme gialle, rilevano come la stessa cosca sia «notoriamente radicata nel Casertano (Casapesenna, San Cipriano D’Aversa, Trentola Ducenta, San Marcellino) e con ramificazioni in Toscana, nel Lazio e in Emilia Romagna, da sempre caratterizzata per il suo particolare attivismo nel mondo imprenditoriale e nel settore degli appalti pubblici». Le indagini, si spiega ancora, sono state condotte sotto «l’egida della procura nazionale antimafia e in stretto collegamento investigativo con la Dda di Napoli e la procura di Napoli Nord che, nell’ambito di un distinto contesto di indagini, sta oggi procedendo, con la guardia di finanza di Aversa, all’esecuzione di 34 misure cautelari personali».