Una famiglia in lutto che vuole capire cosa abbia determinato l’incidente stradale costato la vita a Salvatore Alaia. È l’appello dei familiari del 52enne, deceduto lo scorso 22 febbraio dopo che lo scooter che stava conducendo ha impattato contro un bus del Cotral non lasciandogli scampo. Una dinamica tutta da chiarire, con la figlia Michela ed un amico di famiglia che lanciano un appello in cerca di testimoni che abbiano assistito a quanto accaduto. «Se qualcuno ha visto qualcosa ci contatti e ci dica cosa è accaduto», è l’appello lanciato tramite RomaToday.

Cinquantadue anni, originario di Pomigliano d’Arco ma romano d’adozione, i funerali di Salvatore Alaia si sono tenuti lo scorso 28 febbraio nella chiesa di San Sebastiano a Cesano di Roma, dove il presidente dell’Asd Cross Roads Formello viveva con la moglie e le sue tre figlie di 26, 22 e 14 anni. Gremita la parrocchia, per dare l’ultimo saluto alla vittima, che era anche presidente della Pro Loco Formello.

L’incidente costato la vita a Salvatore Alaia è avvenuto intorno alle 10 del 22 febbraio sulla via Aurelia (chilometro 10+100), a 50 metri dallo svincolo del Grande Raccordo Anulare, direzione fuori Roma. Qui il Yamaha T-Max sul quale viaggiava Salvatore Alaia venne a contatto con un bus Cotral della linea Roma-Ladispoli-Cerveteri. Per il 52enne non ci fu nulla da fare, morì praticamente sul colpo.