È morto a Roma il giornalista Raffaele Indolfi. Nato nel 1944 a Somma Vesuviana, aveva cominciato la sua attività giornalistica con l’Avanti. Indolfi, dagli inizi degli anni ‘80, è stato cronista e poi inviato di punta del Mattino. Per il quotidiano napoletano ha seguito, dall’inizio degli anni Ottanta in poi, i principali eventi di politica e di cronaca nera e giudiziaria, dai congressi di partito della Prima Repubblica alle vicende di terrorismo e di mafia, dalle inchieste sulla stagione stragista degli attentati ai treni e alla stazione di Bologna agli attentati di Cosa Nostra a Capaci e via D’Amelio.

Frequenti le sue incursioni nel settore del costume, come testimoniano i suoi resoconti su decine di edizioni di Miss Italia. Aveva una formazione umanistica ed era nota la sua passione per le lettere classiche e la storia dell’antica Roma. In gioventù aveva svolto attività politica ed è restato sempre fedele agli ideali del socialismo condivisi con Francesco De Martino, leader del Psi e concittadino di Somma Vesuviana.