Scrive al sindaco di Somma Vesuviana, Salvatore Di Sarno, e alle testate giornalistiche. Si tratta del testimone di giustizia sommese, Gennaro Ciliberto, che è stato attaccato, a suo dire, dalla moglie e dal figlio del boss locale attraverso i social network. «Anche oggi, carissimo Sindaco, ho subito l’ennesimo attacco su Facebook – scrive – farlo non è stato un cittadino Sommese qualunque ma il figlio dell’ex boss della camorra».

E ancora: «Lo stesso assumendosi tutte le responsabilità ha affermato di essere un suo sostenitore e di aver partecipato alla campagna elettorale d’altronde come ha postato su Facebook ha la residenza a Somma Vesuviana dal marzo 2017. Ma la cosa che mi ha turbato è stato l’intervento della madre dello stesso che definendosi persona per bene e stimata dai cittadini di Somma Vesuviana mi ha inoltrato messaggi pubblici dove è ha messo in dubbio il mio percorso di testimone di giustizia».