Una scelta che rischia di far discutere, almeno dal punto di vista morale. Il “tesoro” dell’Isis è infatti custodito da qualche giorno insieme ai reperti di Pompei, nel cosiddetto “deposito” dei siti archeologici di Pompei ed Ercolano, dove insomma si trovano ritrovamenti in attesa di destinazione o di qualche restyling.
Il “tesoro” dell’Isis è formato da reperti archeologici depredati in Egitto e che andavano venduti per finanziare la terribile guerra contro l’Occidente. Il carico fu fermato al porto di Salerno e tutto è stato poi spostato nella caserma Tofano di Nocera Inferiore dove appunto ci sono anche elementi dell’antica Pompei. Tra i pezzi anche un sarcofago e una maschera egiziana.