Il Museo Archeologico e le case rustiche a cupola che hanno sopravvissuto a diverse eruzioni, prove di un futuro turismo d’Elite. Manca l’ultima autorizzazione da parte dei Vigili del fuoco e finalmente la struttura che ospiterà la Mostra degli Affreschi nell’ex mattatoio può essere inaugurata a settembre. Dal 2013, con la giunta Auricchio si parlava dell’inaugurazione imminente della struttura e di seguito tante altre date sono state annunciate ma mai rispettate, forse questo è il momento buono.
Dopo l’ultimo sopralluogo effettuato dai tecnici de Comune di Terzigno e dagli ingegneri dei vigili del fuoco la settimana scorsa, a momenti può arrivare l’autorizzazione finale che permetterà agli amministratori di Terzigno l’inaugurazione della struttura ed aprirla per la prima volta ai cittadini che da anni aspettano questo momento, visto che anche il Comune ha contribuito con una cifra al di sopra dei 200mila euro per passare dalle stalle alle stelle, dalle discariche e siti di stoccaggio al Museo Archeologico dove per la prima volta hanno la possibilità di ammirare parte dei reperti rinvenuti in Cava Ranieri e forse a medio termine anche al Parco ArcheoGeoNaturalistico ,il primo a livello Mondiale, dove si potrà osservare l’Archeologia, la Geologia e la Natura.
Di sicuro una struttura importante, con impianti tecnologici di ultima generazione, all’avanguardia, che può fare da volano non solo alla cittadina di Terzigno ma anche ai paesi limitrofi in modo particolare Poggiomarino con il Villaggio Preistorico della Longola descritto da Virgilio nell’Eneide, Ottaviano con i reperti che vanno dal Bronzo Antico alle Ville rustiche romane e Boscoreale con i suoi tesori. Dopo il Museo Archeologico di Nola e di Sarno, il Museo Archeologico di Terzigno completa le mostre di molti reperti ritrovati in questo territorio dove bisogna sottolineare anche che tanti altri di valore inestimabile giacciono nei depositi della Sovrintendenza e che aspettano solo di essere esposti.
Di sicuro le associazioni, gli attivisti, in particolare Francesco Servino, vicepresidente dell’associazione Spartacus e molti cittadini seguono con attenzione le varie fasi, anche se non manca chi polemizza giustamente per i diversi annunci fatti dal sindaco Ranieri a riguardo le date di inaugurazioni non rispettate, ritenendoli esclusivamente slogan politici, cioè dicembre 2017 ed aprile 2018 dove anche il Direttore del Parco Archeologico di Pompei Massimo Osanna, insieme allo stesso Francesco Ranieri durante il sopralluogo in Cava Ranieri per i lavori di bonifica, in presenza della stampa, si erano impegnati per aprile 2018.
Ormai si parla da tempo di agevolare i privati a ristrutturare quelle piccole casette a cupola costruite in pietra lavica, presenti sia al centro di Terzigno che in periferia, sopravvissute alle ultime eruzioni, un vero e proprio gioiello di architettura, con i cortili, i lavatoi esterni, i forni per il pane e gli antichi cellai, dove si dà la possibilità al visitatore di alloggiare in Bed and Breakfast dove si sente ancora il profumo del mosto e del pane che richiama il duro lavoro nei campi, simile ad Alberobello.