Aveva ottenuto gli arresti domiciliari lo stalker di Poggiomarino diventato l’incubo della sua ex poi impegnata nell’operazione del Viva Bistrot, il punto di ritrovo in via De Marinis aperto proprio per dare un segnale contro le vittime degli uomini violenti e per dire “no” al femminicidio. Ma l’uomo dovrà aspettare per il ritorno nella sua abitazione che era invece previsto proprio nella giornata di ieri, quando secondo i giudici avrebbe potuto lasciare il carcere per fare rientro nel suo appartamento anche se sotto il controllo del dispositivo tecnologico.
A differenza di altri casi simili, tuttavia, non è l’assenza del braccialetto elettronico ad aver fatto scattare il rinvio del provvedimento, bensì presunti problemi di agibilità dell’edificio familiare che dovrà ospitare l’uomo. L’abitazione poggiomarinese, infatti, è stata di recente oggetto di un’esplosione e adesso le sorti dello stalker, o almeno presunto tale, sono legate all’ispezione che dovrà essere condotta dagli uffici comunali competenti. Senza il via libera del dirigente poggiomarinese, infatti, il detenuto non potrà ancora beneficiare della misura alternativa. Una procedura burocratica i cui tempi non sono noti.