Le Fiamme Gialle avellinesi proseguono il contrasto al fenomeno del contrabbando di tabacchi lavorati esteri lungo le arterie che collegano la Campania e la Puglia, che ha fatto nuovamente diventare l’Irpinia un fondamentale snodo, come alla fine degli anni ‘90. I militari della Sezione Mobile del Nucleo Polizia Economico-Finanziaria di Avellino, nel corso dei quotidiani servizi anticontrabbando disposti dal sovraordinato Comando Provinciale, a seguito del controllo di un veicolo ‘intercettato’ lungo l’autostrada, nel cui bagagliaio venivano rinvenuti e sottoposti a sequestro 50 chili di sigarette di contrabbando, hanno avviato ulteriori indagini, finalizzate a ricostruire l’intera filiera dei tabacchi. I finanzieri irpini sono riusciti ad individuare due depositi di stoccaggio all’ingrosso di sigarette di contrabbando, siti nel comune di Brusciano ed a Napoli, nella zona di Porta Nolana, dove venivano sottoposti a sequestro ulteriori 377 chili di sigarette, tutte prive del contrassegno di Stato.

Tra i generi sequestrati, oltre ai noti marchi presenti nelle tabaccherie (Marlboro, Rothmans e Chesterfield), sono state rinvenute anche le cosiddette “cheap white” (Mark-1, Marvel, Regina, Marble), cioè prodotti da fumo fabbricati legalmente ed a costi bassissimi nei paesi dell’Europa dell’Est e del Medio Oriente, dove i marchi sono regolarmente registrati, ed in quei paesi direttamente acquistati dalle organizzazioni contrabbandiere. I pacchetti sono molto simili a quelli dei brand più conosciuti ma non sono ammessi alla vendita sul territorio dell’Unione Europea poiché non prodotti con gli standard qualitativi previsti dalla normativa vigente.