Il Museo Archeologico della Città di Nola, città rinomata perchè fermò Annibale nel 216 a.c., nel giorno di Ferragosto sarà aperto al pubblico per dare la possibilità ai turisti di visitare i tesori custoditi che vanno dal Bronzo antico all’epoca classica; i reperti provenienti dal Villaggio preistorico nolano, la Facies di Palma Campania, unici nel loro genere, nonchè vasi etruschi e greci. Anche il Museo Archeologico di Sarno sarà aperto regolarmente. In esso si potranno ammirare la Tomba del Guerriero sannita, ritrovata negli anni Sessanta in località Calitta del Capitano e la Tomba della Principessa, ritrovata a San Marzano sul Sarno. Molto gettonato è il carrello miniaturistico in bronzo (vedi foto) della prima metà del IX secolo a.c.

A livello naturalistico la scelta per i turisti- escursionisti è più ampia, considerato il numero di sentieri del Somma – Vesuvio da un lato e i monti Picentini dall’altro. Sul Somma- Vesuvio lo Stradello, che da largo Prisco conduce verso la punta del Nasone e la Valle dell’Inferno, è uno dei sentieri più spettacolari. Ulteriori sentieri sono: la Valle dell’Inferno, i Cognoli con la Riserva Tirone, il Vallone della Profica, Il Trenino a Cremagliera e il Fiume di Lava. Percorsi secondari del Parco del Vesuvio, dove famiglie con bambini, a seguito, possono osservare allo stesso modo la natura e la geologia sono: il Sentiero di Spartaco, del Vitiello, dell’Agate, dell’Olivella a circa 400-500 metri sopra il livello del mare.

Si possono ammirare facilmente le tipiche flora e fauna vesuviana: il mirto, il corbezzolo, la roverella, le orchidee, la valeriana rossa, le ginestre e poi la volpe, la faina, la donnola, falco, la poiana e la lepre. Dal punto di vista geologico, in alcuni tratti, spiccano bombe di lava incastrate nella colata lavica basaltica di colore rosso perchè ricca di ferro. Da ammirare e fotografare sono anche il Monte Saro, il Monte Sant’Angelo della catena montuosa picentina.