Fino al giorno sette ottobre, a Nola, nella chiesa sei Santi Apostoli sarà esposto il mosaico dell’aquila proveniente dal Museo Archeologico di Capua, ritrovato circa un secolo fa, durante i lavori di restauro del Duomo dopo l’incendio del 1861. Il Duomo di Nola ospita le spoglie di due Santi, Felice e Paolino, e fu costruito sui resti di una Villa romana o addirittura sul Tempio di Giove. Grazie all’associazione Meridies per SettembrArte 2018, tra le varie iniziative quella di questo fine settimana è particolare perché conduce il visitatore in luoghi ai molti sconosciuti come i sottotetti del Duomo da cui poter ammirare il panorama e, salendo cento scalini, arrivare ad una finestra con veduta interna spettacolare. E poi osservare la base del campanile, i blocchi dell’originario teatro marmoreo di epoca romana, raffigurante varie scene.
Centinaia, per il momento, le prenotazioni dei visitatori. Di sicuro un grande successo. L’unica cosa negativa è che dopo il sette ottobre, il mosaico dell’aquila, vero gioiello forse appartenuto al tempio di Giove, deve lasciare di nuovo la Città di Nola che ha un importante Museo Archeologico con reperti unici dell’età del Bronzo antico ed anche reperti sanniti, etruschi, romani per ritornare al Museo Archeologico di Capua.