Una rapina a mano armata che non c’è mai stata. L’uomo che si era recato presso la Stazione dei Carabinieri di Casamicciola Terme per denunciare i fatti che lo avevano visto vittima ha raccontato una serie di bugie dietro l’altra. Quando si trovava all’interno del furgone nessun motorino lo ha affiancato, non ci sono state due persone che lo hanno minacciato con un coltello portandogli via la somma di denaro contante di duecento euro. La storia è stata inventata di sana pianta e l’uomo è stato denunciato in stato di libertà all’autorità giudiziaria con l’accusa di simulazione di reato.

Protagonista un operaio di Somma Vesuviana, sull’isola d’Ischia per lavoro. L’uomo era entrato in una sala slot e ci ha rimesso l’intero gruzzoletto che si trovava in tasca. A quel punto, non disponendo evidentemente della somma da restituire al suo datore di lavoro, è andato nel panico non sapendo come venirne fuori ha deciso di fingere la rapina e recarsi presso le forze dell’ordine a sporgere una denuncia contro ignoti che nelle sue intenzioni lo avrebbe messo al riparo. Ad incastrarlo sono stati i successivi accertamenti investigativi compiuti dai militari della Stazione di Casamicciola e del Nucleo Operativo. Gli uomini guidati dal capitano Angelo Pio Mitrione, infatti, hanno letteralmente passato al setaccio l’area del Cretaio teatro del presunto fatto criminoso, acquisendo tutti i filmati delle videocamere di sorveglianza posti lungo centinaia di metri. Gli inquirenti li hanno poi visionati tutti, dal primo all’ultimo, e dalle immagini è emersa una verità sconcertante: nella zona incriminata – nell’ora e nel giorno denunciato dall’operaio sommese – non era transitato nessun motociclo con due persone a bordo.