Quattro fucili e una pistola sequestrati e un 28enne denunciato. Continua senza sosta la battaglia contro la cacia di frodo. L.F., 28 anni, è stato sorpreso dalle Guardie Venatorie del Wwf e della Lipu mentre esercitava la caccia di frodo nelle campagne di Somma Vesuviana. Il giovane aveva con sé un richiamo elettroacustico, il cui utilizzo è vietato, che gli consentiva di attirare i tordi nella sua zona di caccia. Le Guardie venatorie hanno richiesto immediatamente l’ausilio dei carabinieri. I militari della stazione di Somma Vesuviana sono intervenuti immediatamente sequestrando il richiamo, il fucile e ben 25 cartucce.

I militari, al bracconiere denunciato dalle Guardie venatorie, hanno altresì ritirato il porto d’armi, altri tre fucili ed una pistola Beretta 7,65, legalmente detenuti e ritrovati dai militari dell’Arma nella sua abitazione. «Coloro che incorrono in reati venatori perdono il diritto di possedere armi e di esercitare l’attività venatoria – affermano Alessandro Gatto, coordinatore Regionale del servizio di vigilanza Wwf, e Fabio Procaccini, delegato provinciale della Lipu, la Lega italiana protezione uccelli – richiamiamo tutti i seguaci di Diana alla lealtà venatoria e ringraziamo i carabinieri per il loro particolare attivismo nel contrasto intenso al bracconaggio, piaga tristemente diffusa nel nostro territorio».